NBA Draft Preview, 8° posto: Bennedict Mathurin

Uno degli scorer più letali della NCAA è pronto a fare il grande salto consacrandosi anche al livello successivo

Bennedict Mathurin in maglia Arizona

Dopo aver incantato con i colori di Arizona University, la guardia di Montréal coronerà il sogno di entrare in NBA nel ricordo del fratello maggiore tragicamente scomparso poco meno di dieci anni fa. Nel suo anno da sophomore è stato uno dei migliori dell’intera NCAA e viene considerato il talento canadese più forte della sua generazione.

Destinazione: New Orleans Pelicans

L’acquisizione via trade di CJ McCollum nell’ultima finestra di scambi non sembra dare spazio ad un’ulteriore shooting guard, ma coach Willie Green ha già mostrato idee innovative che senza dubbio potrebbero includere anche Mathurin. Un quintetto con Ingram, Zion, Valanciunas, il già citato McCollum e il classe 2002 regalerebbe spettacolo.

Il canadese può ricoprire sia il ruolo di guardia tiratrice sia quello di ala piccola e andrebbe ad aggiungere una soluzione offensiva ad una squadra già votata all’attacco. Sebbene sia sempre stato la stella del proprio team, non stupirebbe vedere Bennedict Mathurin sfruttato come sesto uomo portando punti e velocità in uscita dalla panchina.

Punti forti

Forse è il giocatore con il talento offensivo migliore di questo Draft, la cui maturità nel prendere decisioni e nella scelta di tiro è fuori dal comune per un ragazzo che verrà selezionato a 20 anni appena compiuti. Conclude in transizione, non ha paura di penetrare nel traffico grazie al telaio di cui dispone e ha un primo passo fulminante.

Nonostante la giovane età è già un leader sul parquet ed è in grado di sfruttare la situazione favorevole della propria squadra per surclassare gli avversari e portare a casa la partita. Pochi possono disporre della sua efficacia su entrambi i lati del campo, capace di esaltarsi in fase offensiva e di diventare un osso duro nella metà difensiva.

Atletismo, esplosività, capacità di tirare su tre livelli, ma anche una discreta padronanza nel ball-handling: non è certamente la soluzione primaria per gestire un attacco, ma ha ampi margini di crescita come creatore e il suo rateo AST/TO (2.5 assist per 1.8 palle perse) è destinato a migliorare dopo aver acquisito una maggior esperienza.

Punti deboli

La difesa off the ball può essere un problema in un contesto in cui tutta la squadra è chiamata a compiere il doppio lavoro sulle metà campo. Uno contro uno può risultare affidabile, ma non dà le stesse certezze quando deve fungere da bloccante o tenere a bada una potenziale minaccia offensiva avversaria.

Non riesce a sfruttare pienamente i suoi mezzi fisici: i suoi 198cm x 95kg sembrano nulli quando lotta a rimbalzo offensivo, poiché la sua scarsa abilità nell’effettuare un box out gli fa perdere almeno un tempo di gioco. Inoltre gli capita di cedere di fronte ad un giocatore con un primo passo più rapido, facendosi annullare completamente nel duello.

Deve essere costantemente tenuto sul pezzo, perché tende ad abbassare il proprio morale quando la partita sta prendendo una piega decisamente storta. Da leader del suo team al college, questo atteggiamento ha demoralizzato la squadra; in NBA questo approccio può portarlo ad uscire rapidamente dalle rotazioni.

Conclusione

Per il tipo di caratteristiche possedute, Mathurin può tranquillamente essere una scelta da top 5, ma alcuni suoi istinti si sposano poco con le necessità delle altre franchigie. Un eventuale approdo in Louisiana andrebbe a completare un puzzle i cui tasselli offensivi e difensivi sembrano studiati a puntino dal coach e dalla dirigenza.

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