NBA Draft Preview, 7° posto: Jalen Duren

Difficile trovare un big man così dominante fisicamente a soli 18 anni e potenzialmente può solo migliorare

Jalen Duren in maglia Tigers

A Memphis lui ed Emoni Bates dovevano formare una delle coppie più dominanti del panorama collegiale, ma tra i due è stato il nativo di Sharon Hill a prendersi tutte le luci della ribalta. Oggi è uno dei centri più intriganti della classe Draft 2022 e nonostante sia un lungo old school, le franchigie farebbero carte false per accaparrarselo.

Destinazione: Portland Trail Blazers

Nell’Oregon sono anni ormai che aspettano una squadra all’altezza di Damian Lillard ed invece la loro squadra è entrata in mentalità rebuilding preferendo cedere anche CJ McCollum. Per completare l’en plein i Trail Blazers devono lasciar partire Jusuf Nurkic, sostituendolo senza pensarci due volte con Jalen Duren.

Agli ordini di coach Chauncey Billups, il prodotto dei Tigers potrebbe formare una coppia scoppiettante con il numero 0 facendo ritornare il sorriso all’orda disperata dei tifosi di Portland. Un roster giovane guidato da un leader assoluto e da una futura star della Lega, i presupposti per tornare competitivi possono presentarsi già in questa off-season.

Punti forti

Il rapporto tra età (lui è il giocatore più giovane del Draft), fisico (211 cm x 113kg) e talento è sicuramente di primissimo livello. Non c’è un prospetto con quella stessa stazza che sia in grado di muoversi così rapidamente entro l’area e lungo il perimetro, rimanendo efficace tanto in difesa quanto in attacco, dove fa esplodere tutto il suo talento offensivo.

Una vera furia in entrambi i pitturati: ancora 19 anni da compiere e il suo skillset sembra già formato per essere un rim-protector affidabile anche nella NBA, oltre ad avere estrema confidenza nelle conclusioni al ferro siano esse con una schiacciata o con un appoggio. La sua apertura alare (226cm) gli permette di accogliere con facilità i lob-pass dei propri compagni e ingaggiare duelli con i difensori avversari.

Nonostante quella mole, Duren è in grado di attaccare in contropiede, fungere da tagliante, giocare il pick and roll come bloccante e finalizzatore; inoltre la sua bravura nel fare box out gli permette di conquistare rimbalzi offensivi regalando seconde occasioni alla squadra. La sua combinazione difesa-attacco è la migliore tra i centri disponibili in questo NBA Draft.

Punti deboli

Per un centro con quelle caratteristiche fisiche la mancanza di un gioco in post efficace può indurre gli osservatori a farsi qualche domande circa la sua efficacia contro difensori più esperti. Poca esperienza spalle a canestro, perciò dovrà rendersi fulmineo nei movimenti o il rischio è di vedergli commettere numerose infrazioni.

Bravo ad attaccare, ma non è portato per tenere il pallone e servire il compagno. Nel suo anno a Memphis la media delle palle perse era il doppio rispetto agli assist distribuiti (1.3 AST x 2.2 TO); ha margine di miglioramento in questo senso, ma risulta più efficace accoppiato ad un playmaker coscienzioso con JD servito tra short e mid-range.

Il classe 2003 è da plasmare mentalmente: certo la giovane età lo mette in condizione di potersi permettere alcuni blackout o gesti di agonismo emotivo; questi atteggiamenti possono però costargli caro al livello successivo. Dovrà limitare il suo trash talking, l’irruenza in fase difensiva e non cadere nelle provocazioni degli avversari che pungoleranno questo suo difetto.

Conclusione

Regalate questo centro e una squadra a Damian Lillard, così Portland potrà tornare ad essere una squadra intrigante nella Western Conference. La personalità di cui dispone gli servirà una volta entrato in NBA e i Trail Blazers necessitano di questo genere di giocatori; l’upgrade con Nurkic è indiscutibile, potenzialmente può diventare un prime Dwight Howard.

Per vedere il Mock Draft Dunkest 2022 completo clicca qua.

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