Doc Rivers sull’addio di Ben Simmons ai 76ers
L’allenatore rivela le ragioni che hanno portato Simmons all’addio e racconta una conversazione con Ben dopo la trade
L’allenatore dei Philadelphia 76ers Doc Rivers è apparso di recente nel programma di ESPN “The VC Show with Vince Carter”, e nell’occasione ha parlato delle ragioni che hanno portato Ben Simmons a lasciare Philadelphia.
L’head coach di Phila è ancora convinto che i problemi si sarebbero potuti risolvere, contrariamente a quanto è successo.
Quel commento [fatto dopo la sconfitta in gara-7 contro gli Hawks nelle semifinali di Conference del 2021, ndr] non ha niente a che fare con il motivo per cui Ben [Simmons] voleva andarsene. Lasciatemi dire questo. È stato un insieme di cose – come Ben ha detto a me ed ora pubblicamente – che sono successe ben prima che arrivassi lì. Quello che mi ha fatto arrabbiare è che quelle cose non erano per me abbastanza per portarlo ad andarsene. Ho continuato a dirglielo: “Non è un motivo per lasciare la squadra. Devi risolvere queste cose.”
Doc Rivers sull’addio di Simmons ai 76ers
Sfortunatamente le cose in quel di Philadelphia sono naufragate e il giocatore australiano ha lasciato la franchigia nella trade che ha portato James Harden ai 76ers. Rivers ha poi raccontato di aver avuto una conversazione con Simmons dopo lo scambio:
Abbiamo avuto una conversazione, una lunga conversazione, ma positiva. Ben mi ha chiamato in seguito, e ho pensato fosse molto positivo, e abbiamo avuto una lunga conversazione. Il fatto è che lui se ne stava già andando. Sentite, io credo ancora, a differenza della gente, che potevamo far funzionare la squadra con Ben e Joel [Embiid]. Io sono fatto così, questo è quello che devono fare gli allenatori.
Doc Rivers
Lo stesso Ben Simmons ha raccontato che la sua decisione di lasciare Philadelphia non aveva nulla a che fare con i commenti di Rivers e dei fan dopo la famigerata gara-7 contro gli Hawks.
Non penso sia stata una cosa, ma un insieme di cose che sono accadute negli anni e che hanno fatto sì che non fossi più me stesso. Avevo bisogno di andare in un posto in cui potessi essere me stesso e felice. Questa era la cosa più importante. Non era per il basket. Non era nemmeno per i soldi. Volevo solo essere me stesso e tornare a giocare a basket al mio livello.
Ben Simmons
Le ragioni ipotizzate per l’addio sono la difficile convivenza in campo con Embiid e la consapevolezza che Joel era il giocatore fondamentale della franchigia attorno a cui la dirigenza avrebbe costruito la squadra.
Ora però l’australiano può provare a lasciarsi tutto alle spalle e debuttare con Brooklyn, più che mai bisognosa del suo apporto dopo le turbolenze causate da Kyrie Irving e Kevin Durant.