Gli stipendi della NBA dal 2012 al 2023

La crescita economica della NBA ha fatto sì che le stelle della lega guadagnino il doppio rispetto a 10 anni fa

La NBA si è senza dubbio imposta come un brand globale, e negli ultimi anni ha visto incrementare esponenzialmente i suoi profitti, grazie anche ad un accordo per i diritti televisivi firmato nel 2016-17 che porta alla lega circa 2.7 miliardi di dollari all’anno.

Un così grande incremento dei ricavi ha portato ad un innalzamento altrettanto vertiginoso del monte salari delle squadre, il cosiddetto salary cap, che per la prossima stagione ha raggiunto i $123,655,000.

Questo ha portato le stelle della NBA odierna a guadagnare molto di più dei propri predecessori: solo 10 anni fa, nel 2012, il giocatore più pagato della lega era Kobe Bryant con 25 milioni di dollari, nulla in confronto a Steph Curry, che la scorsa stagione ha guadagnato addirittura 45 milioni di dollari.

L’incremento degli stipendi è un fatto generalizzato in tutta la NBA: nel 2012, oltre a Kobe, solo Tim Duncan, Kevin Garnett e Rashard Lewis avevano uno stipendio oltre i 20 milioni di dollari, mentre la scorsa stagione ben cinque giocatori hanno superato i 40 milioni di dollari di stipendio.

La tendenza all’aumento è ancora in atto e, considerando l’estensione di Damian Lillard da 122 milioni dollari per due anni, non è difficile immaginare che le superstar NBA guadagneranno il doppio dei salari attuali entro la stagione 2031-32.

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