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La NBA riconosce l’errore nella gara tra Kings e Warriors

La NBA riconosce l’errore arbitrale commesso negli ultimi secondi nella sfida tra Warriors e Kings

Se c’è una squadra NBA che in questa prima parte di stagione è stata davvero sfortunata, senza dubbio quella è Sacramento.

Ciò che ci porta a descrivere i Sacramento Kings con queste parole sono i gravi errori arbitrali occorsi negli ultimi match della squadra Californiana, che si è vista privata di due potenziali overtime nelle partite contro Golden State Warriors e Miami Heat per evidenti errori arbitrali.

Dopo la mancata chiamata da parte degli arbitri avvenuta nel match tra i Kings e gli Heat, nel quale non è stata fischiata un’infrazione di passi sul canestro di Tyler Herro, che ha definitivamente tagliato le gambe ai ragazzi di coach Brown a 18.1 secondi dalla fine, la disavventura sembra essersi ripetuta nuovamente.

Il caso in questione riguarda la partita tra Sacramento e Golden State di lunedì notte, conclusasi 116-113 per i campioni in carica guidati da un immancabile Steph Curry.

Quello che non è andato però proprio giù agli sfortunati Kings, è l’ennesimo errore arbitrale presentatosi a loro sfavore, sul quale, solo dopo qualche giorno, l’NBA ha presentato delle scuse riconoscendo in maniera chiara la svista.

Tali scuse vanno proprio a riferirsi alla tripla sul finale di Kevin Hurter, il quale, nel momento del rilascio, è stato chiaramente urtato in maniera irregolare al braccio da parte di Klay Thompson.

La mancata chiamata di questo fallo tuttavia, è costata davvero cara ai Kings, i quali nel giro di pochi giorni hanno sfumato due possibili vittorie a causa di ingiustizie che innegabilmente non possono presentarsi con questa frequenza in una lega come l’NBA.

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