I nuovi Mavs porteranno Luka Doncic a vincere il Titolo NBA

Con l’arrivo di Gafford e P.J. Washington i Dallas Mavericks sono pronti per vincere il Titolo NBA guidati da Doncic e Irving

Luka Doncic Mavs

La vittoria di 35 punti contro i Thunder alla prima partita dopo la deadline non è stata una coincidenza o un semplice fuoco di paglia: i nuovi Dallas Mavericks sono pronti per vincere il Titolo NBA.

Nel 2021 e nel 2022 le prestazioni fantascientifiche di Luka Doncic ai Playoff hanno mascherato le falle di una rosa che in realtà negli ultimi anni è sempre stata una delle peggiori in NBA per quanto riguarda la difesa e che non ha mai avuto centri all’altezza del resto del personale o in linea con le ambizioni stagionali.

Il grave fallimento dello scorso anno ha esposto in maniera inequivocabile i limiti della rosa e i cambiamenti fatti nell’ultima settimana sono stati inevitabili oltre che fondamentali. Nico Harrison – General Manager dei Dallas Mavericks – è stato artefice di un vero e proprio miracolo, affidando a Jason Kidd due giocatori indispensabili per la seconda parte di stagione a poche ore dalla chiusura degli scambi.

I problemi difensivi

Nonostante il record positivo (31-23) anche questa prima metà di stagione non è stata certo idilliaca: le lacune difensive, la difficoltà nel catturare i rimbalzi e l’assenza di un vero e proprio rim protector sono state le problematiche che più hanno contraddistinto negativamente la squadra texana.

  • 53.5 punti subiti in area (22esimi in NBA)
  • 4.2 stoppate a partita (26esimi in NBA)
  • 41.5 rimbalzi a partita (25esimi in NBA)
  • 69.6% di rimbalzi difensivi conquistati (26esimi in NBA)
  • 67.3% percentuale concessa al ferro (29esimi in NBA)

Percentuali e numeri molto più vicini a quelli di squadre da lottery come Washington, Charlotte e Detroit piuttosto che alle altre contender, davvero deplorevoli per una squadra che in realtà dovrebbe lottare per il Titolo NBA.

L’obiettivo della dirigenza prima della chiusura degli scambi era proprio quello di aggiungere almeno un giocatore che potesse quantomeno migliorare la situazione offensiva e difensiva sotto canestro, dove Dallas ha subito tantissimo fin dalle prime partite.

Gafford e P.J. Washington

Entrambi sono arrivati a poche ore dal suono del gong come vera e proprio manna dal cielo per Jason Kidd. Due giovani molto atletici, affamati e con ancora tutto da dimostrare.

Daniel Gafford coprirà – si spera – una volta per tutte i problemi di stazza e presenza sotto canestro con il suo atletismo e la sua capacità di proteggere il ferro (settimo in NBA per stoppate a partita con 2.2), mentre P.J. Washington porterà tiro da tre, penetrazioni e difesa sulle ali. Nonostante il 32.4% dalla distanza in stagione (career-low), l’apporto dell’ex Charlotte sarà vitale come stretch-four e come lob threat sulle alzate di Doncic.

Tutti e due saranno per la prima volta su una barca diretta verso qualcosa di ben preciso piuttosto che in preda alle onde. Vedremo come reagiranno – soprattutto dal lato psicologico – e se la partnership con Luka li galvanizzerà come dovrebbe.

Il nuovo Pick-n-Roll

Il pick n roll della coppia Doncic-Gafford diventerà probabilmente il punto focale degli schemi offensivi di Dallas: Daniel Gafford è secondo in tutta la NBA in punti per possesso (1.43) da roll-man (minimo 2 possessi per partita) mentre Luka Doncic è probabilmente il miglior passatore della lega da ball handler in queste situazioni.

Lo sloveno non ha probabilmente mai avuto un giocatore così forte ed efficiente come ricevitore sui pick n roll e l’ex Washington si farà trovare sicuramente pronto sulle alzate del #77 oltre che a rimbalzo offensivo.

La superiorità creata da Gafford come roll-man lascerà molto spazio ai tiratori dei Mavs, con gli avversari che dovranno per forza di cose chiudere l’area e andare in aiuto per evitare due punti facili al ferro.

Sia Gafford che Lively saranno vitali per l’attacco dei Mavs, ma la loro totale incapacità di tirare da tre potrebbe essere un grosso problema per la squadra di J-Kidd. L’ex Wizards è uno dei pochi giocatori in NBA a non aver ancora tentato un tiro da tre in questa stagione mentre Lively è a quota 2 tentativi dopo le prime 36 partite in carriera.

Negli ultimi anni un quintetto in grado di giocare “5-Out” (ovvero con 5 tiratori in campo) è stata la scelta più gettonata e questa squadra non è sicuramente in grado di farlo con uno dei due in campo. Non sembra essere, però, il caso di quest’anno, visto che Clippers e Timberwolves non hanno riscontrato finora nessun problema giocando senza un vero e proprio stretch-five.

Potrebbe diventare un problema ai Playoff?

Double-Big

Se la regular season dovesse finire oggi, un matchup molto probabile al primo turno sarebbe proprio Minnesota-Dallas (1 vs 8).

I Timberwolves in questa stagione hanno giocato quasi sempre con Karl-Anthony Towns e Rudy Gobert nello stesso quintetto, mettendo in difficoltà tutte le squadre che hanno affrontato. Assieme a Edwards e Conley la coppia Gobert-Towns ha tenuto gli avversari a quota 108.5 punti segnati ogni 100 possessi (primi in NBA per Defensive Rating), segno che l’era delle cosiddette “Twin-Towers” – forse – non è ancora del tutto finita.

L’arrivo di Gafford offre indubbiamente più opzioni al coaching staff di Dallas, che ora sarà in grado di gestire diverse combinazioni messe in campo dagli avversari grazie ai due nuovi arrivati. Anche dopo la prima partita di Gafford, coach Jason Kidd ha parlato proprio di un’eventuale coppia Gafford-Lively nel front-court per quando affronteranno squadre con due centri proprio come Minnesota.

Ora possiamo decidere se schierare D-Live o Gafford titolari e possiamo giocare con Gafford da ala grande. E’ bello avere queste opzioni, fino ad ora non le abbiamo mai avute

Jason Kidd dopo la vittoria contro OKC

Nonostante le importanti modifiche nel roster, ad ovest – oltre ai Nuggets campioni in carica – i favoriti rimangono molto probabilmente i Los Angeles Clippers, ma una cosa è certa: per la prima volta dal suo arrivo in NBA Luka Doncic ha attorno a sé una squadra completa e che può puntare veramente in alto.

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