Curiosità NBA, 5 aneddoti su Nico Mannion

Nico Mannion è nei cuori di tutti noi, nella speranza di vederlo eccellere sul palcoscenico più importante. Ecco 5 curiosità su di lui

Mannion in maglia Warriors

Una piccola gioia e un po’ di soddisfazione per gli appassionati di pallacanestro e non solo, che nel vedere Nico Mannion scelto dalla squadra tre volte campione NBA negli ultimi 5 anni hanno provato un po’ di orgoglio.

Ma dopo avervi raccontato la sua storia, scopriamo qualche piccola curiosità su di lui.

Le 5 Curiosità su Nico Mannion

1. Ha due curiosi soprannomi

Nel 2012, durante la permanenza di suo padre a Utah come commentatore televisivo, conosce Kobe Bryant, il Black Mamba. Un per per scherzo e un po’ per augurio, la sua famiglia comincia a chiamarlo The Red Mamba, per via della chioma di capelli rossi.

Gli amici, sempre ispirati dal colore dei capelli, lo chiamano invece The Ginja Ninja. “Ginger”, zenzero, viene usato spesso oltreoceano per definire le persone con capelli rossi, di sicuro il tratto più distintivo di Nico che non ha mai particolarmente apprezzato questo nomignolo.

2. Ha una famiglia sportiva

Il padre, come abbiamo raccontato nella sua storia, è un ex giocatore di basket e la madre un’ex pallavolista. La curiosità deriva anche dal fatto che il suo più grande idolo, Steph Curry, viene da una famiglia con le stesse caratteristiche: il padre Dell è stato un giocatore NBA per dieci anni e la madre Sonya ha giocato molto tempo a pallavolo.

Che sia anche questo di buon auspicio per Nico?

3. È il quarto più giovane esordiente in Azzurro

La convocazione con la Nazionale italiana arriva per Nico a 17 anni e 3 mesi: questo lo ha reso il quarto più giovane di sempre a vestire la canotta azzurra. Prima di lui Riminucci, Nesti e Dino Meneghin, un giocatore che qualche soddisfazione in nazionale se l’è tolta.

Nella sua unica partita contro l’Olanda Nico ha segnato 9 punti ma la possibilità di vederlo nuovamente nel roster non è molto lontana.

4. Sports Illustrated lo ha definito un prodigio

Chris Ballard, uno dei giornalisti più in vista di Sports Illustrated, ha dedicato un articolo a Nico nel 2017 in cui lo ha definito “un prodigio di soli quindici anni”.

In quell’anno Nico era al primo anno con la Pinnacle High School ma le sue prospettive erano già di alto livello, tanto da avergli fruttato delle chiamate per college di lignaggio della NCAA Division I.

5. Un Warrior come papà

Pace Mannion è stato scelto al Draft 1983 dai Golden State Warriors come pick 43.

Nico ha seguito le orme paterne anche in questo, venendo scelto dagli Warriors con la numero 48. Tutti, dalla famiglia a Bob Myers, da Steve Kerr a Steph Curry si sono dimostrati entusiasti di questa scelta e San Francisco può essere la piazza migliore per lo sviluppo di Nico.

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