Espansione NBA, 5 possibili città adatte ad ospitare una franchigia

Las Vegas e Seattle sono le favorite, ma ci sono anche altre città degli Stati Uniti che meriterebbero di ospitare una franchigia NBA

Las-Vegas

Espansione della NBA, quante volte ne sentiamo parlare tra dichiarazioni di giocatori che vorrebbero un giorno, finita la loro carriera, essere proprietari di una franchigia e le formalità di Adam Silver? La risposta è spesso, se non tante.

La più comune, e anche quella molto vicina alla NBA è Las Vegas che già ospita la Summer League e anche i “ritiri” di Team USA prima delle competizioni internazionali, ma ci sono anche altre città che per diversi criteri meriterebbero.

Las Vegas

Sin City ospita, come scrivevamo sopra, la Summer League ogni estate dal 2004. I prospetti che arrivano dal Draft hanno la prima opportunità di tastare con mano il mondo NBA grazie al torneo in cui giocano tutte le 30 franchigie della Lega. Se in futuro le organizzazioni dovessero diventare 31, ecco, la città del Nevada sarà quasi sicuramente la prossima.

Pittsburgh

Manca una franchigia NBA per completare il quadro: Pirates (MLB), Steelers (NFL), Penguins (NHL) e Panthers (NCAA) animano una fanbase molto appassionata che per lo sport in città. Pittsburgh non ha mai avuto un’organizzazione nella lega di basket più famosa al mondo e merita, anche se nella “graduatoria” delle possibilità città considerabili per un’espansione non è probabilmente tra le prime 3…

Mexico City

Adam Silver ripete spesso che la NBA tornerà a Città del Messico. La speranza dei cittadini messicani è di vedere le squadre della lega qualche volta in più rispetto agli annuali NBA Games che si disputano appena al di fuori degli Stati Uniti. Mexico City ha anche una squadra in G-League, i Capitanes. Dai che quasi ci siamo…

St. Louis

Parliamo di una città che va matta per lo sport. Hanno già i Cardinali, squadra di MLB e i Blues, di NHL. Di recente hanno visto i Cardinali (NFL) trasferirsi in un polo molto più attraente e calda come Los Angeles, ma ha tutti i presupposti per poter ospitare una franchigia di un altro sport a livello professionistico.

Seattle

Lo sappiamo. Sfondiamo una porta aperta citando Seattle. I Supersonics, le Finals del 1996 con Gary Payton, la scelta di Kevin Durant e Russell Westbrook tra 2008 e 2009: a Seattle, nel 2013, è stata negata la possibilità di avere i Kings in città, riassaporando per un momento il gusto della NBA. Al momento se la gioca con Las Vegas per la creazione di un’altra franchigia.

Honolulu

Immnaginate Jimmy Butler che sbarca nella capitale delle Hawaii opo 12 ore e 40 minuti di volo da Miami e viene accolto da una hostess che gli porge una corona di fiori. Ecco… è una città “bonus” che abbiamo inserito nella traccia delle possibili nuove franchigie, anche se abbastanza infattibile in termini logistici.

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