Ime Udoka deluso dai suoi giocatori: “Siamo troppo soft”
Terza sconfitta consecutiva per Houston, che continua a pagare i suoi problemi difensivi. Coach Udoka non ci sta e si sfoga in conferenza stampa

Continua il momento negativo per gli Houston Rockets, che cedono 124-118 in trasferta contro i New York Knicks, nonostante la tripla doppia di un sempre più solido Amen Thompson. Con questa sconfitta, la terza consecutiva, i Rockets segnano un nuovo passo indietro nella loro stagione.
I ragazzi di coach Udoka sembrano essere entrati in un’inaspettata spirale negativa. In particolare, hanno perso quella solidità difensiva che li aveva aiutati a rimanere stabilmente tra le prime tre della Western Conference, lasciando spazio a vulnerabilità che ora mettono a rischio il loro rendimento complessivo.
I dati non mentono. Nelle ultime tre sconfitte, Houston ha registrato un defensive rating di 122.8 punti di media, un dato decisamente preoccupante se paragonato ai 109.5 punti di media in regular season, che avevano permesso a Sengun e compagni di essere la squadra con il terzo miglior defensive rating di tutta la NBA. La manifestazione più evidente di questa perdita di intensità difensiva è stata la prestazione dominante di Jalen Brunson, autore di 42 punti e capace di eludere facilmente la difesa dei Rockets per tutta la durata della partita.
Un’insolenza da parte dei ragazzi in canotta rossa che non è stata tollerata da coach Ime Udoka, visibilmente irritato. L’ex head coach dei Boston Celtics, con toni decisamente duri, ha lanciato una stoccata ai suoi giocatori, definendoli “soft” e mettendo in evidenza la mancanza di grinta e intensità che ha caratterizzato la prestazione.
Siamo stati soft e poco competitivi. Ci attaccavano uno contro uno e noi ci lamentavamo dei falli in attacco. Non abbiamo fatto il nostro dovere, soprattutto i nostri pseudo difensori che sono stati ‘cucinati’
Ime Udoka
Una situazione complicata per Houston, che deve fare i conti anche con diversi infortuni, tra cui quelli di Jabari Smith Jr., Fred VanVleet e Alperen Sengun. L’assenza del primo ha privato la squadra della ‘Space City’ di un ottimo difensore, quella del secondo delle sue indiscutibili qualità di playmaking e quella del terzo di un giocatore cruciale nel sistema dei texani.
Ora i Rockets hanno bisogno di una scossa, che sperano possa arrivare già questa notte, nel back to back a New York contro i Brooklyn Nets, per evitare che le difficoltà attuali prendano una brutta piega.