Steve Kerr: “Non posso far giocare Curry 40 minuti a gara”

Kerr approfondisce la decisione di limitare il minutaggio di Stephen Curry nella sconfitta contro i Philadelphia 76ers

Steve Kerr, coach dei Golden State Warriors, parla con Stephen Curry a bordo campo

Se Stephen Curry avesse avuto meno chilometraggio e qualche anno in meno, in una gara come quella di ieri notte contro i Sixers, persa per 126-119 al Wells Fargo Center, avrebbe sicuramente giocato qualche minuto in più. Non che sia stato poco in campo: alla fine ha chiuso con 36 minuti in cui ha registrato 26 punti (10/18 complessivo, 5/12 da tre) aggiungendo anche 13 assist.

Dopo la prestazione da 56 punti contro i Magic, ha guidato GSW nel tentativo di rimonta dal -12 dell’ultimo quarto. Orfani di Jimmy Butler, i Warriors hanno quasi riacciuffato Philly, ma coach Steve Kerr ha deciso di concedere un po’ di respiro al 4 volte Campione NBA quando si è accorto che la squadra poteva cavarsela anche senza Steph.

Abbiamo giocato tre partite in quattro giorni, non posso farlo giocare 40 minuti a gara. Ho accorciato il suo riposo nel secondo tempo, eravamo in una situazione d’urgenza in cui abbiamo avuto comunque una chance di riaprire la gara.

Steve Kerr

Kerr s’i impegna a guardare il quadro generale. La seconda parte di Regular Season sarà una corsa forsennata per i Warriors, che puntano ad acciuffare la qualificazione diretta in post-season. Il successo dell’obiettivo dipende in gran parte dalla qualità del gioco di Curry (la sua schiacciata dimostra che è in ottima condizione) e dalla capacità di Steve Kerr di gestire al meglio il minutaggio della sua superstar

Sarà più facile ora che in squadra c’è anche un’altra stella come Butler, subito efficace nelle prestazioni di GSW. Dal suo approdo a San Francisco, i Warriors hanno vinto 7 gare su 9 dando l’impressione di essere una squadra che ha le carte in regola per arrivare ai Playoff e dare del filo da torcere a qualsiasi avversaria.

Non parliamo di NBA Finals, dobbiamo soltanto pensare a qualificarci per i Playoff

Steve Kerr

Dopo la gara, Kerr ha ridimensionato le aspettative di chi si aspetta una GSW da NBA Finals alla luce delle recenti prestazioni. Dopo la trade deadline e l’acquisizione di Butler, i Warriors hanno cambiato marcia, ma non hanno ancora affrontato tutte le contender: hanno perso con Boston, vinto invece con OKC e Houston, ma è troppo poco per definirli contendenti al Titolo.

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