Jimmy Butler lancia una frecciatina ai Miami Heat
Butler sottolinea l’importanza di trovarsi in un ambiente che lo faccia sentire a suo agio, come quello dei Warriors. Poi lancia anche una frecciatina agli Heat

È ormai un mese che Jimmy Butler è tornato a giocare a basket, lasciandosi alle spalle il periodo più delicato della sua carriera NBA. Il finale del rapporto con i Miami Heat stava rischiando di macchiare una straordinaria storia d’amore tra giocatore e franchigia,.
Poi la Trade con i Golden State Warriors. A San Francisco, Butler non solo ha ritrovato la passione per il gioco – come spesso sottolinea nei dopo-gara – ma anche ritrovato il suo gioco influendo nelle vittorie della nuova squadra. Da quando, l’ex Heat è approdato al fianco di Stephen Curry (fresco del record di 4000 triple segnate) e Draymond Green, GSW ha vinto 13 delle 14 gare in cui il numero 10 è sceso in campo.
Ho i miei figli. Ho Big Face Brand. Sto bene. Ho l’opportunità di dedicarmi alle mie cose, migliorare il mio gioco, stare con la mia gente e giocare a domino. Sapevo che sarei finito in un posto dove mi sarei sentito voluto. Sapevo che avrei giocato di nuovo a basket
Jimmy Butler via Marc Spears
Ci eravamo sbagliati nel giudicare quello tra Warriors e Butler un matrimonio di convenienza. Arrivare ai Golden State Warriors ha sicuramente rinvigorito Jimmy Butler (17 punti con 6 rimbalzi e 6 assist giocando 30 minuti in 14 partite), gli ha dato una nuova linfa e non gli ha fatto perdere la voglia di lanciare comunque, ancora, qualche frecciatina ai Miami Heat.
La relazione tra i due si è deteriorata dopo che Riley ha criticato pubblicamente Butler per la sua disponibilità e il suo comportamento, suggerendo che avrebbe dovuto “tenere la bocca chiusa” riguardo alle sue dichiarazioni sulle possibilità della squadra nei playoff del 2023 di vincere sia contro i Boston Celtics sia contro i New York Knicks.
Dopo una serie di vicissitudini e nuove tensioni legate, secondo Pat Riley, alle continue assenze di Jimmy Butler, la situazione è definitivamente esplosa lo scorso gennaio. Gli Heat hanno sospeso il giocatore per “comportamento dannoso per la squadra”, e poco dopo Butler ha chiesto ufficialmente la cessione. Una mossa che ha messo in evidenza la profonda frattura tra la stella di Miami e la dirigenza, alimentando speculazioni sul suo futuro lontano dalla Florida.