Bam Adebayo fuori dalla corsa al DPOY: “Non ho influenza sui media”

Con la fine della regular season, non prendono il via solo i playoff NBA, ma anche una delle fasi più discusse e attese dagli appassionati NBA: l’assegnazione dei premi individuali.

Tra i grandi esclusi dal premio di Defensive Player of the Year (DPOY) di quest’anno, con ogni probabilità, ci sarà Bam Adebayo. Una decisione sorprendente, considerando che il lungo dei Miami Heat ha disputato un’annata di alto livello: in 78 partite ha viaggiato a 18.1 punti, 9.6 rimbalzi, 4.3 assist, 1.3 recuperi e 0.7 stoppate di media.

La sua esclusione, però, non è frutto di un calo di rendimento, quanto piuttosto dell’altissimo livello della concorrenza: quest’anno, Dyson Daniels, Evan Mobley, Draymond Green e Jaren Jackson Jr. hanno tutti disputato stagioni difensive da veri candidati DPOY, rendendo la corsa estremamente combattuta.

Adebayo, però, non ha nascosto il suo disappunto. Intervistato da Brandon Robinson, ha criticato l’influenza che alcuni giocatori e determinate squadre eserciterebbero sui media e, di riflesso, sui giornalisti chiamati a votare per i premi individuali.

Alcuni hanno potere sui media, altri no. Se devo passare attraverso i media per vincere il DPOY, allora non fa per me

Bam Adebayo

A pesare sulla sua candidatura, secondo lo stesso Adebayo, è stata anche la stagione deludente dei Miami Heat, che hanno chiuso con un record negativo per la prima volta dal 2018-2019, terminando al decimo posto nella Eastern Conference.

Siamo arrivati decimi, non possiamo farci sentire. Se fossimo terzi o quarti, allora sì. Ma con il record che abbiamo, è difficile anche solo dire che lo merito

Bam Adebayo

Una riflessione tutto sommato lucida da parte del prodotto di Kentucky, che da anni sfiora quel salto di qualità definitivo: da giocatore solido e affidabile a stella conclamata, in grado di imporsi stabilmente nella discussione sui migliori cinque centri dell’intera lega.