Edwards difende la sua prestazione: “Ho giocato nel modo giusto”

Anthony Edwards mette a tacere le critiche dopo Gara 4. La stella dei T’Wolves difende la sua prestazione nella sconfitta contro i Thunder

Anthony Edwards parla coi media dopo Gara-5 contro i Nuggets

Anthony Edwards non ci sta. Dopo la sconfitta in Gara 4 contro i Thunder, che ha portato i Timberwolves sull’orlo dell’eliminazione, si è subito diffusa la percezione che la giovane stella di Minnesota avesse steccato la partita.

Ma lui, senza giri di parole, ha voluto ribaltare quella narrativa.

Non ho faticato, ho semplicemente giocato nel modo giusto. Non ho preso tanti tiri, quindi dire che ho avuto una brutta serata è fuori luogo. Lo dimostrerò in gara 5

Anthony Edwards

Edwards ha chiuso con 16 punti, tirando con un solido 6/12 dal campo, a cui ha aggiunto cinque rimbalzi e tre assist. Dati che raccontano di una serata efficiente, anche se meno appariscente del solito. Il vero nodo, però, non è nei numeri, ma nella percezione del suo impatto in campo. E secondo il diretto interessato, non è mancato.

Il problema, semmai, è stato collettivo. Minnesota ha perso di misura – 128-126 – in una partita in cui ha ricevuto tanto da chi meno ci si aspettava: Nickeil Alexander-Walker ha messo 23 punti, Donte DiVincenzo 21 e Jaden McDaniels 22. Una spinta importante dalla panchina, che però non è bastata.

Dall’altra parte, i Thunder hanno risposto con la solita brillantezza. Shai Gilgeous-Alexander ha dimostrato ancora una volta perché è l’MVP della stagione: 40 punti, leadership, e il controllo totale nei momenti decisivi. Jalen Williams è stato incontenibile in 1Vs1 (34 punti), mentre Chet Holmgren ha messo in difficoltà la difesa dei Wolves con i suoi 21 punti e la sua presenza nel pitturato.

Ora la serie si sposta nuovamente a OKC, con i Timberwolves chiamati a vincere per restare vivi nei playoff. Edwards resta fiducioso e non ha intenzione di farsi schiacciare dalle critiche. La pressione aumenta, ma anche la posta in palio. E Minnesota sa che, per continuare a sognare, dovrà trovare la partita perfetta.

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