Anthony Edwards sui Thunder: “15 burattini mossi da un solo filo”
I Thunder si sono dimostrati nettamente superiori ai T’Wolves e, dopo la decisiva sconfitta in Gara 5, Anthony Edwards si è lasciato andare a una dichiarazione piuttosto curiosa

Si chiude ancora una volta con l’amaro in bocca la stagione dei Minnesota Timberwolves. A un anno dall’eliminazione per mano dei Mavericks, la squadra di Anthony Edwards viene travolta dai Thunder in cinque partite e dice addio alle NBA Finals.
Oklahoma City, trascinata da uno straordinario Shai Gilgeous-Alexander – premiato come MVP delle Western Conference Finals – avanza con autorità, lasciando ben poco spazio ai rimpianti in casa Minnesota.
La serie è stata a senso unico: i primi due incontri sono finiti con nette vittorie dei Thunder, mentre Gara 4 – l’occasione perfetta per riaprire tutto davanti al pubblico del Target Center – è sfumata in modo doloroso. Il colpo di grazia è arrivato in Gara 5, con un pesante 124-94 che ha certificato la netta superiorità della squadra allenata da Mark Daigneault.
Anthony Edwards, protagonista indiscusso della regular season, ha vissuto una serie difficile. È rimasto sotto i 20 punti in tre partite e, nelle ultime due, ha combinato appena 35 punti con percentuali tutt’altro che brillanti: 12/31 dal campo, 2/14 da tre e qualche errore di troppo anche ai liberi. Una prestazione opaca, simile a quella vista nella stessa fase l’anno scorso contro Dallas.
A fine partita, il prodotto dell’Università della Georgia ha provato a descrivere ciò che ha visto in campo con una metafora particolare, sottolineando il modo in cui i Thunder si muovevano all’unisono, come se fossero guidati dalla stessa mente. Una dichiarazione che, pur suonando come una critica, nasconde quasi un senso di ammirazione per la compattezza e la lucidità degli avversari.
Sembravano quindici burattini mossi da un solo filo
Anthony Edwards
Mike Conley ha rincarato la dose, ammettendo apertamente la differenza tra le due squadre:
Il loro movimento, l’intelligenza nelle scelte, gli aggiustamenti in corso d’opera… erano semplicemente su un altro livello
Mike Conley
Ora per i Timberwolves è tempo di tornare a riflettere. Il potenziale c’è, ma servono maturità e continuità per reggere il confronto con squadre organizzate come gli Oklahoma City Thunder. Per Edwards e compagni, l’obiettivo resta lo stesso: trovare la chiave per trasformare la crescita in successo concreto.