Le NBA Finals non sembrano più davvero le NBA Finals

NBA Finals 2025 sotto la lente: tra dettagli trascurati e flop mediatico, perché l’evento più atteso ha perso la sua aura

I Los Angeles Lakers nel pre partita di Gara 1 delle NBA Finals 2008

L’evento più atteso della stagione, le NBA Finals, è stato trattato dalla NBA quasi come un’esibizione di routine, e gli ascolti ovviamente ne hanno risentito, toccando un minimo storico.

Niente più loghi ufficiali delle Finals, addio alle intro in stile anni 2000 e spariti anche i patch sulle divise: piccoli dettagli, certo, ma che nel corso degli anni avevano contribuito a costruire quell’aura unica e inconfondibile delle Finali NBA.

Durante Gara 2, sono comparsi soltanto due discreti overlay raffiguranti il Larry O’Brien Trophy. Solo dopo le critiche rivolte ad Adam Silver e alla NBA, la lega è tornata sui suoi passi. In Gara 3 e 4 (in cui OKC ha rimesso tutto in equilibrio), la NBA è tornata sui suoi passi, come se l’ultimo atto della stagione fosse una semplice partita di Regular Season o un’altra serie di Playoff.

In netto contrasto, la NBA Cup, torneo di metà stagione che nella sua ultima edizione ha visto trionfare i Bucks, ha mostrato un’attenzione maniacale ai dettagli, con campi personalizzati per tutte e 30 le franchigie, anche se il design e l’impatto visivo di questi parquet non hanno convinto tutti.

Nonostante Thunder e Pacers offrano un basket di grande qualità, queste NBA Finals sono un flop mediatico. L’assenza delle grandi piazze si fa sentire, ma sono proprio i dettagli a fare la differenza – quei dettagli che, prima o poi, speriamo di rivedere.

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