Jalen Williams festeggia il Titolo NBA con il suo “primo drink”
Thunder campioni NBA 2025! E Jalen Williams, tra statistiche da All-Start e battute iconiche, si prende la scena dopo gara 7

Oklahoma City festeggia il suo primo titolo NBA, ma tra i tanti momenti indimenticabili di Gara 7 contro i Pacers ce n’è uno che ha fatto sorridere anche nel post-partita: quello di Jalen Williams, protagonista sul parquet e… fuori.
Intervistato dopo la vittoria, il 23enne ha rivelato candidamente.
Campioni NBA? Ho appena bevuto il mio primo drink, sto ancora cercando di capire come funziona
Jalen Williams
Una battuta genuina, figlia dell’euforia del momento, che racconta bene lo spirito di una squadra giovane, forte e leggera.
Il punteggio finale racconta una partita che ha cambiato volto nel terzo quarto, quando i Thunder hanno alzato l’intensità difensiva e trovato ritmo offensivo. Ma dietro la vittoria c’è stato un percorso costruito passo dopo passo, in cui Williams ha rappresentato molto più di un semplice “complemento” a Shai Gilgeous-Alexander.
In questa postseason, l’ex Santa Clara ha mostrato maturità e sangue freddo: 21.5 punti, 5.6 rimbalzi, quasi 5 assist di media, con un rendimento costante in oltre 34 minuti a partita. E nelle NBA Finals, ha persino firmato una piccola impresa statistica, diventando uno dei pochi giocatori under 25 a segnare almeno 25 punti in tre gare consecutive.
Già durante la regular season si era preso il suo spazio: oltre 21 punti di media con ottime percentuali al tiro, la prima convocazione all’All-Star Game e la sensazione costante di essere il secondo violino ideale accanto a SGA – tanto da ricevere anche i complimenti di una leggenda come Scottie Pippen. La sua capacità di leggere il gioco, di alternare playmaking e finalizzazione, ha dato equilibrio a una squadra giovane ma matura, costruita con pazienza e visione da Sam Presti.
E proprio in Gara 7, mentre i riflettori erano su Gilgeous-Alexander (votato MVP delle Finals), Williams ha messo insieme 20 punti fondamentali, con canestri pesanti nei momenti di maggiore pressione.
Con questo titolo, i Thunder scrivono una nuova pagina della propria storia. È il primo anello dall’approdo a Oklahoma City, il secondo complessivo per la franchigia dopo quello del 1979 (quando si chiamava Seattle SuperSonics). Ma soprattutto, è la consacrazione di un progetto tecnico che punta a durare nel tempo.
Con Shai Gilgeous-Alexander, Jalen Williams, Chet Holmgren e una rotazione profonda e giovane, OKC non sembra destinata a fermarsi qui.