Dinastia Thunder: la sfida di Presti per dominare la NBA
I Thunder hanno raggiunto il loro primo Titolo NBA, ma il futuro della franchigia dipenderà dalle scelte strategiche di Sam Presti

Ogni Dinastia, per nascere, ha bisogno del suo primo trionfo. I Thunder possono finalmente dire di avere il loro, ma il futuro della franchigia dipenderà da come Sam Presti – General Manager – e il Front Office riordineranno i pezzi nel prossimo biennio.
OKC potrà contare di nuovo sullo stesso gruppo nel 2025/26. Nessun Free Agent, tutti a contratto. Le nuove aggiunte arriveranno dal Draft: 15a, 24a e 44a pick. Pur essendo neo-Campioni NBA, i Thunder godono di questo privilegio raro.
La franchigia ha un futuro brillante, ma pieno di insidie, preparandosi anche alla possibilità di lasciare andare i pezzi chiave del Titolo: i Big Three costeranno 885 milioni in quattro anni, Hartenstein verrà probabilmente lasciato andare nel 2027, e anche uno tra Caruso e Dort potrebbe essere sacrificato in nome dell’equilibrio salariale.
Anche Nuggets e Celtics sembravano pronte a dominare per anni, ma si sono scontrate con i limiti del tetto salariale. I Thunder, invece, hanno un vantaggio: tra contratti ben costruiti e una montagna di scelte al Draft, possono muoversi mantenendo flessibilità finanziaria per potenziare il roster, senza sacrificare il futuro.
L’obiettivo di Presti è costruire un ciclo duraturo su Shai, Williams e Holmgren, ma gli imprevisti, come gli infortuni, sono sempre dietro l’angolo. E pur non avendo mai scambiato per una stella già affermata, se servirà un veterano lo prenderanno: hanno tutti i mezzi per giocarsi il jolly.
La sfida più grande sarà schivare le restrizioni del CBA. Nella NBA dell’equilibrio e della parità, c’è una Dinastia pronta a sorgere, mma se costruirla è difficile, mantenerla lo sarà ancora di più.