L’evoluzione fisica di Victor Wembanyama
Agilità e potenza insieme: Victor Wembanyama svela il percorso che ha trasformato il suo corpo senza perdere mobilità

Victor Wembanyama è arrivato in NBA nel 2023 accompagnato da un hype senza precedenti. E, stagione dopo stagione, ha dimostrato di esserne all’altezza. Il suo impatto sul campo è stato immediato, ma fuori dal parquet le attenzioni si sono concentrate sul suo fisico: troppo longilineo, secondo molti, per sopportare i ritmi e i contatti della lega. Lui, con calma e metodo, ha risposto coi fatti.
Ospite del programma Cold as Balls di Kevin Hart, Wembanyama ha rivelato di aver preso oltre 13 chili dall’ingresso in NBA, lungo un processo graduale ma studiato nei minimi dettagli insieme allo staff dei San Antonio Spurs.
Probabilmente ho guadagnato 13 chili… ora peso 113 chili
Victor Wembanyama
Ha approfondito specificando qual è stato – ed è ancora oggi – il focus del suo allenamento individuale.
L’allenamento sulla forza è fondamentale, ma per me la vera priorità è mantenere mobilità e atletismo. Posso mettere su massa, sì, ma farlo nel modo sbagliato significherebbe perdere le mie qualità principali. Ecco perché ci sono tante persone competenti che lavorano sul mio fisico con estrema attenzione
Victor Wembanyama
I risultati parlano da soli. Alla sua stagione da rookie con i San Antonio Spurs, ha chiuso con 21.4 punti, 10.6 rimbalzi, 3.9 assist e 3.6 stoppate di media in 71 partite, vincendo il premio di Rookie of the Year e sfiorando il Defensive Player of the Year.
Nella stagione successiva – interrotta però all’All-Star break – aveva già alzato l’asticella: 24.3 punti, 11 rimbalzi, 3.8 stoppate e una presenza dominante su entrambi i lati del campo. Lo stop, causato da una trombosi venosa profonda alla spalla destra, è stato un contrattempo serio ma scollegato dalla sua struttura fisica, e non desta preoccupazioni per il futuro.
Wembanyama tornerà in campo nel 2025-26, saltando forse EuroBasket2025 con la Francia – con cui ha vinto la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Parigi. Lo rivedremo con più massa, più consapevolezza (si è allenato con i monaci buddisti al tempio di Shaolin) e la stessa ambizione. Il meglio deve ancora venire.