Cooper Flagg: “Ai Mavs posso crescere senza pressioni”
Prima scelta al Draft, ma senza il peso di ricostruire da zero: Flagg inizia la sua avventura NBA in un contesto già pronto a vincere
Cooper Flagg, scelto con la prima chiamata assoluta al Draft, si è presentato ufficialmente ai Dallas Mavericks con parole che confermano quanto la testa sia già più avanti dell’anagrafe.
Altro che salvatore della patria: Flagg arriva in una squadra che non gli chiede miracoli (come evidenziato anche da LeBron James), ma lo accoglie in un contesto maturo, con ambizioni immediate e veterani pronti a guidarlo.
È una benedizione trovarmi in questa situazione. Non devo essere subito il punto di riferimento assoluto. Posso permettermi di imparare, osservare, sbagliare, crescere. In tanti al mio posto non hanno questa fortuna
Cooper Flagg
Dallas ha vissuto mesi turbolenti: la trade che ha spedito Luka Doncic ai Lakers ha lasciato ferite profonde nei tifosi e nel cuore della franchigia. Ma al posto di disperarsi, i Mavs hanno puntato su un nuovo inizio. E la fortuna ha fatto la sua parte: con appena l’1.8% di probabilità, è arrivata la prima scelta assoluta. La scelta è ricaduta su Flagg, protagonista assoluto a Duke e considerato uno dei prospetti più completi degli ultimi anni.
Nonostante i soli 18 anni, Flagg porta con sé un pacchetto tecnico-tattico da giocatore già pronto: ha guidato i Blue Devils in tutte le principali voci statistiche e ha già vinto numerosi premi individuali.
In NBA, avrà come compagni tre mostri sacri come Kyrie Irving, Anthony Davis e Klay Thompson, per un totale di 24 All-Star Game e 6 titoli NBA in tre.
Voglio metterlo subito alla prova. Voglio che sia scomodo, che esca dalla sua zona di comfort. Voglio vederlo sbagliare, reagire, crescere. È così che si formano i veri leader
Jason Kidd
La dirigenza dei Mavs è chiara: l’obiettivo è vincere ora. Ma allo stesso tempo, Flagg rappresenta il cuore del progetto a lungo termine. Il GM Nico Harrison lo ha definito “il futuro della franchigia”, pur riconoscendo che oggi, l’unica cosa che conta, è la sua crescita quotidiana.