Il caso Eric Dixon: top scorer NCAA ma ignorato al Draft 2025

Uno dei temi più sorprendenti legati al Draft NBA 2025 è stato l’esclusione di Eric Dixon da tutte le 59 scelte disponibili. Nonostante numeri da assoluto protagonista – 23.3 punti di media, miglior realizzatore del college basketball, 5.1 rimbalzi e un eccellente 41% da tre punti – il lungo uscito da Villanova non è stato selezionato. Una decisione che ha lasciato perplessi molti addetti ai lavori.

Il motivo principale? L’età. Dixon ha deciso di completare tutto il suo percorso universitario con i Wildcats, preferendo crescere in un contesto solido prima di lanciarsi nel professionismo.

Una scelta che lo ha portato a presentarsi al Draft a 24 anni compiuti, senza alcuna esperienza NBA e con un potenziale considerato da alcuni scout ormai “esaurito”. In un’epoca in cui si premiano upside, atletismo ed età verde, il suo profilo ha pagato dazio.

Nonostante la delusione del Draft, una porta si è comunque aperta: i Los Angeles Lakers (alle prese con il “caso” LeBron James) hanno deciso di offrirgli un contratto two-way, almeno per la Summer League. Un’opportunità che Dixon affronterà con la consueta serietà, a partire dal California Classic in programma sabato. Sarà la sua prima vera vetrina davanti a occhi NBA.

Il paragone più immediato per stile di gioco è quello con Julius Randle: mancino, fisico, dominante nei pressi del ferro, ma anche con alcuni limiti simili, soprattutto in termini di mobilità difensiva e letture. Eppure, se riuscisse a imporsi sin dalle prime partite estive, Dixon potrebbe conquistarsi una riconferma, magari proprio a Los Angeles – oppure altrove.

Eric Dixon non ha mai avuto fretta, e la sua carriera collegiale lo dimostra. Ma ora è arrivato il momento di compiere l’ultimo, decisivo salto: quello verso un posto stabile in NBA. Le sue cifre e il suo approccio parlano per lui. Toccherà al campo dire se la sua crescita, finora interminabile, saprà trovare la giusta consacrazione anche tra i professionisti.