NBA più equilibrata? Per Doc Rivers è “un bene per tutti”

Sette campioni diversi in sette stagioni: per Doc Rivers la NBA non è mai stata così aperta e incerta

Doc Rivers, coach dei Milwaukee Bucks, a bordo campo nel match di Regular Season contro gli Oklahoma City Thunder

In un’NBA dove dominare per anni è sempre più difficile, Doc Rivers accoglie con favore un cambiamento che molti osservano con sorpresa: il ritorno dell’equilibrio.

Durante un’intervista alla Summer League con SiriusXM, il coach dei Milwaukee Bucks ha espresso un pensiero chiaro sulla direzione della lega:

Non credo che l’NBA sia mai stata così aperta a chiunque voglia vincere un Titolo, almeno negli ultimi 20 anni

Doc Rivers

Non è solo una sensazione. Dopo il dominio dei Golden State Warriors tra il 2015 e il 2019 (con l’eccezione del titolo nel 2022), nessuna squadra è riuscita a ripetersi. Gli ultimi sei campioni – Raptors, Lakers, Bucks, Warriors, Nuggets, Celtics e Thunder – raccontano una storia nuova: ogni stagione è un’incognita, ogni traguardo è contendibile.

Una rivoluzione silenziosa che ha spezzato il ritmo delle dinastie e ha aperto la porta a nuove protagoniste. Per Rivers, non si tratta di un problema, ma di un’opportunità: più squadre in lotta significa più interesse, più storie da raccontare, più talento valorizzato.

Se da un lato questo equilibrio rende quasi impossibile un repeat, dall’altro alimenta una tensione competitiva costante. Chi sarà il prossimo? Anche se in tanti ipotizzano che gli OKC Thunder abbiano tutte le carte in regola per costruire una nuova Dynasty, nessuno è comunque pronto a metterci la mano sul fuoco.

La lega ha avuto sette vincitrici diverse in altrettante stagioni ed è proprio questo, secondo Rivers, il vero punto di forza dell’NBA moderna.

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