Chris Paul saluta gli Spurs: “Orgoglioso di aver fatto parte della storia”

Chris Paul torna dove tutto è cominciato – o quasi. Dopo 18 anni di NBA e una carriera che lo ha visto tra i protagonisti assoluti della sua generazione, CP3 firma con i Los Angeles Clippers per quella che potrebbe essere la sua ultima stagione. Un cerchio che si chiude, proprio lì dove aveva dato vita alla spettacolare era di Lob City al fianco di Blake Griffin e DeAndre Jordan.

La firma è arrivata lunedì, ufficializzando un ritorno che ha più valore simbolico che tecnico. Paul sa bene quale sarà il suo ruolo: limitato nei minuti, importante nella leadership. La profondità del roster Clippers – almeno 11 uomini pronti a giocare – lascia intendere che non tutte le notti ci sarà spazio per lui. Ma non è un problema.

È tutto una questione di consapevolezza del ruolo. Chris è qui per aiutare, in campo e fuori

Lawrence Frank

Eppure non è una firma nostalgica. I Clippers, reduci da un’ottima offseason, aggiungono esperienza, visione e cultura vincente. Paul, dal canto suo, lascia San Antonio con gratitudine, elogiando Popovich e il futuro luminoso degli Spurs.

Grato per il viaggio. Grazie agli Spurs, a Coach Pop, Coach Mitch, ai miei compagni, allo staff tecnico e ai tifosi incredibili per avermi accolto quest’anno. Orgoglioso di aver fatto parte di una franchigia con una storia così ricca e un futuro luminoso. Solo amore per il 2-1-0

Chris Paul

Ma sa che il posto giusto per chiudere il sipario è Los Angeles. In sei stagioni da Clipper, CP3 ha cambiato il volto della franchigia: 18.8 punti, 9.8 assist e una mentalità da leader vero, portando LA sempre ai Playoff. Ora torna nello spogliatoio da guida silenziosa, pronto a cedere il palcoscenico ma non il suo impatto.

In un’estate piena di storie romantiche NBA, il ritorno di Chris Paul a casa Clippers è forse la più autentica. Non è solo un addio: è l’ultima pagina di una storia che meritava un finale così.