Jabari Smith Jr. su Durant: “Lo adoravo, poi…”
Jabari Smith Jr. racconta il suo legame con Durant, ora leader dei Rockets nel nuovo corso voluto da coach Udoka
Da piccolo voleva essere come Kevin Durant. Alto, elegante, letale al tiro. Per Jabari Smith Jr., KD era più di un modello: era il giocatore da imitare.
Ma tutto cambiò nell’estate del 2016, quando Durant decise di lasciare Oklahoma City per unirsi ai Golden State Warriors, reduci da una stagione da 73 vittorie e appena usciti vincitori da una serie proprio contro i Thunder.
Era il mio giocatore preferito, davvero. Poi è andato a Golden State e ha un po’ spiazzato tutti. Ma crescendo, se eri alto e sapevi tirare, volevi essere come lui. Era inevitabile
Jabari Smith via The Old Man and The Three
Otto anni dopo quella scelta controversa, Smith si ritrova oggi fianco a fianco con il suo ex idolo. Durant è approdato a Houston a giugno, via trade da Phoenix, in una mossa che segna un cambio di passo per la franchigia texana – uno scambio da record con 7 squadre.
Dopo anni di rapida ricostruzione in seguito alla trade di James Harden, i Rockets vogliono tornare competitivi subito, e affiancare a un nucleo giovane l’esperienza di veterani come KD, Clint Capela e Dorian Finney-Smith.
Guidati da coach Ime Udoka, i Rockets puntano su una miscela di talento emergente e leadership consolidata. Accanto a Smith – reduce da una stagione solida con 12.2 punti e 7 rimbalzi di media – ci sono nomi promettenti come Alperen Sengun, Amen Thompson, più un giovane come Reed Sheppard che cerca affermazione dopo una stagione deludente da rookie.
Allenarsi con Durant, parlarci, vivere il quotidiano insieme… è tutto surreale. Ma anche una motivazione in più
Jabari Smith via The Old Man and The Three
Houston non vuole più aspettare. E per Jabari Smith Jr., crescere con il poster di Durant in camera e poi dividere il parquet con lui è il segno che il futuro è già cominciato.