Per Stephen Curry la legacy non è una priorità
Nonostante le stime parlino di un patrimonio intorno ai 240 milioni di dollari, Curry resta vago quando si tratta di parlare dei suoi guadagni e della sua legacy
Tutta la Bay Area trattiene il fiato: Stephen Curry è ancora alle prese con il recupero dal problema al tendine del ginocchio che ha compromesso i playoff dei Golden State Warriors. Il conto alla rovescia verso ottobre è già partito, ma la data esatta del suo ritorno resta avvolta nell’incertezza.
Intanto, Curry non resta fermo. Tra qualche buca a golf e impegni mediatici, continua a mantenere la sua presenza pubblica. Ospite recente di Complex, ha risposto in tutta sincerità a una domanda sul suo presunto patrimonio da 240 milioni di dollari:
Non lo so, e sinceramente non mi interessa. Ho chi si occupa di queste cose per me
Stephen Curry
Una risposta che racchiude l’essenza del personaggio. Niente ostentazioni, niente proclami. Solo la voglia di restare fedele ai propri valori.
Io e mia moglie odiamo parlare di “legacy”. È un concetto troppo autocelebrativo. Preferiamo sapere di aver sfruttato al meglio le opportunità ricevute, con gratitudine e responsabilità
Stephen Curry
Lo scorso anno ha firmato un’estensione annuale da 62,6 milioni di dollari che lo legherà ai Warriors fino al 2027 – allontanando il ritiro. A ciò si aggiungono i ricchi contratti pubblicitari, primo fra tutti quello con Under Armour, destinato a proseguire anche dopo il ritiro.
Eppure, nonostante fama e ricchezze, Curry continua a camminare con umiltà. È proprio questa autenticità a renderlo un’icona diversa, rara, e unica nel suo genere.