Cosa succede tra Warriors e Kuminga? Il punto sulla situazione
La situazione di mercato in casa Golden State Warriors rimane ancora bloccata e la responsabilità ricade su Jonathan Kuminga
Per tutta l’estate il mercato dei Golden State Warriors è rimasto bloccato a causa delle lunghe trattative con Jonathan Kuminga, che ancora oggi restano incompiute.
I numerosi dubbi sul rinnovo contrattuale hanno notevolmente condizionato la free agency della squadra californiana, che ora, a sole due settimane dall’inizio del training camp, ha solamente nove giocatori a roster.
Per provare a risolvere questo scenario così delicato, perfino alcuni veterani della squadra, Jimmy Butler e Draymond Green, hanno contattato entrambe le parti per capire le loro intenzioni e provare a sbloccare la situazione.
Le proposte economiche
Sul tavolo di Kuminga, oltre a una delle proposte originali della squadra, ossia un contratto di un anno da 7.9 milioni di dollari che lo porterebbe ad essere unrestricted free agent nell’estate del 2026, è arrivata negli ultimi giorni una nuova offerta.
Proponendo un rinnovo triennale da 75 milioni di dollari, i Warriors provano così ad avvicinarsi alle richieste del giocatore, che punterebbe a ottenere un contratto simile a quello di Immanuel Quickley, ossia da circa 35 milioni di dollari all’anno.
Sebbene questa proposta soddisfi le pretese economiche, non sembra ancora essere quella definita. In particolare, Kuminga, secondo quanto dichiarato dal suo agente, vorrebbe che la team option prevista per il terzo anno di contratto fosse trasformata in una player option, così da mettere la scelta futura nelle mani del giocatore.
Gli scenari futuri
Pur potendo scegliere tra diverse possibilità, i Golden State Warriors sembrano non essere ancora convinti della strategia da adottare. La franchigia di San Francisco ha ricevuto offerte di trade da parte dei Phoenix Suns e dei Sacramento Kings, tuttavia il timore che Kuminga possa diventare un all star e la volontà di non rafforzare le dirette rivali di Division e Conference rappresentano ostacoli a una sua eventuale cessione.
Inoltre, il desiderio principale della franchigia californiana sarebbe quello di trattenere il giocatore al prezzo adeguato, per permettersi di mantenere la propria flessibilità salariale fino all’estate del 2027, quando sia Nikola Jokic che Giannis Antetokounmpo infiammeranno la Free Agency NBA.
Anche se estremamente complicato da immaginare uno scenario in cui uno dei due ex MVP firmi con i Warriors, Kuminga potrebbe rivelarsi fondamentale anche in ottica di uno scambio, considerati anche i problemi della passata stagione tra il giocatore e Steve Kerr.
Naturalmente, l’intenzione di Golden State è quella di sfruttare al meglio gli anni rimanenti di Steph Curry; devono solo capire come farlo.