Paul Pierce, 5 curiosità su The Truth

Dall’infanzia difficile a quando ha rischiato di morire, passando per le origini del suo soprannome: ecco chi è il numero 34, diventato leggenda nei Boston Celtics

Paul Pierce esulta dopo un canestro

Paul Pierce è uno dei nomi per la Hall of Fame 2021: decima scelta al Draft NBA del 1998, uno dei tre giocatori, assieme a Larry Bird John Havlicek, ad aver segnato più di 20.000 punti con la maglia dei Celtics e uno dei migliori marcatori NBA di tutti i tempi. È, inoltre, il terzo giocatore nella storia dei Boston Celtics in partite giocate ed il secondo in punti segnati.

Oggi abbiamo deciso di portarvi nel suo mondo, parlandovi delle 5 curiosità più interessanti che riguardano The Truth!

1. Infanzia difficile

Natoad Oakland, in una zona di gang, il basket ha tenuto Paul Pierce lontano e i suoi fratelli maggiori lontani dai guai. Cresciuto senza il padre George, P-double viveva con la mamma e i propri fratelli prima di decidere di trasferirsi a Inglewood, dove abitava la nonna materna, bisognosa di aiuto.

2. Tifosissimo Lakers

Inglewood era la sede del Forum, casa dei Los Angeles Lakers. A indirizzarlo al basket fu anche Scott Collins, investigatore della polizia locale ed allenatore di una squadra giovanile con cui offriva ai ragazzi di guadagnarsi qualche soldo giocando a basket.

“E’ stata la figura paterna per me”

Paul Pierce su Scott Collins

Impiegato nella security dei Lakers, Collins portava i suoi ragazzi al Forum: per questo il sogno di Paul era giocare nei Lakers.

Fu, inoltre, eletto miglior prospetto scolastico della California e brillò al McDonald’s All-American 1995 in mezzo a Garnett, Carter, Marbury e Jamison.

3. Tra la vita e la morte

E’ il 25 Settembre del 2000, e un giovane Paul Pierce e il suo amico Tony Battie, accompagnati dal fratello decidono di uscire per una birra al pub. Scelgono di andare al “Buzz” un locale piuttosto famoso tra i giovani afroamericani benestanti di Boston.

Appena dentro al locale, il giovane Paul approccia con due ragazze mentre i suoi due amici si dirigono verso i bagni. Poi accade l’imprevisto: Paul viene ritrovato disteso in un bagno di sangue dopo aver subito una aggressione culminante in 11 coltellate da parte di un uomo presentatosi come il cugino di una di queste due ragazze.

Nonostante tutti i testimoni raccontarono di un Pierce disinteressato a disguidi e risse, il tale, William Ragland, colpisce ripetutamente Pierce assieme ad altre 5 persone. Il locale si svuota velocemente e The Truth viene portato dai due amici al vicino ospedale.

L’immediato ingresso in sala operatoria rivela un polmone collassato ma, per il resto, una diagnosi piuttosto positiva: nessun organo interno era stato danneggiato in modo permanente, grazie anche al pesante giubbotto di pelle che l’ex numero 34 dei Celtics indossava.

Come se nulla fosse accaduto, 15 giorni dopo Pierce era in campo a giocare per i suoi Boston Celtics.

4. Il prescelto

“La notte più importante della mia vita”, l’ha definita Paul Pierce. Dopo essersi rimesso in sesto in tempi record, prima del via della nuova stagione, decise di andare a Venice Beach a farsi tatuare un cuore stretto tra due mani in mezzo a due ali d’angelo con la scritta “Chosen One”, ovvero “Il prescelto”.

Un anno e mezzo dopo, Sports Illustrated pubblicò la celebre copertina con cui dette lo stesso titolo a un poco più che diciasettenne ragazzo al penultimo anno di liceo, LeBron James, che, successivamente, se lo tatuò sulla schiena.

LBJ sulla copertina di Sport Illustrated

5. The Truth

Fu Shaquille O’Neal a dare a Paul Pierce il nickname “The Truth”, ovvero la Verità. Era il 13 marzo 2001, e i Lakers erano sulla strada del secondo dei tre titoli di fila del trio Shaq-Kobe-Jackson.

Per i gialloviola non fu, però, banale battere quella sera i Celtics trascinati da 13/19 dal campo, 4 recuperi per un totale 42 punti complessivi di Paul Pierce.

A fine partita O’Neal disse a un giornalista:

“Prendi nota, io sono Shaquille O’Neal, e Paul Pierce è “La Verità”. Dammi retta e non dubitare. Ero a conoscenza delle sue abilità, ma non credevo potesse giocare in questa maniera. Paul Pierce è The Truth”.

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