NBA, Accadde Oggi: i 70 punti di Devin Booker
Quattro anni fa, nella sua seconda stagione nella lega, Devin Booker è entrato nel Pantheon degli scorer NBA con una straordinaria prestazione
È forse uno dei più grandi losing effort della NBA moderna, una prestazione così spettacolare a cui è mancata solo la vittoria di squadra come ciliegina sulla torta. Ma, nonostante questo, i 70 punti di Devin Booker lo hanno collocato tra i grandissimi della lega di diritto e senza possibilità di replica.
Panico al TD Garden
24 marzo 2017: i Boston Celtics viaggiano nelle alte sfere della lega con un record più che positivo; a contrapporsi a loro trovano i Phoenix Suns, ben lontani dai risultati eccellenti di oggi.
I biancoverdi sono piuttosto sicuri del risultato e non premono particolarmente sull’acceleratore, basta poco per mettersi dietro i Suns. Un ragazzino al secondo anno, un sophomore da Kentucky, non è molto d’accordo: Devin Booker ha poco più di vent’anni, venti e 145 giorni per la precisione, ma non ha certo il timore reverenziale che hanno in tanti entrando in un tempio del basket come il Garden.
Comincia a mettersi sotto. Uno, due, tre canestri. Il suo primo tempo si chiude con 19 punti, già di per sé un ottima prova contro una squadra come Boston.
Il meglio deve ancora venire.
23 punti nel solo terzo quarto e i Suns stringono le distanze, quello che sembrava un distacco troppo ampio comincia ad assottigliarsi e D-Book non ha ancora finito la benzina. Quando sta per cominciare l’ultimo periodo il tabellino personale del ragazzo di Grand Rapids segna 42 punti.
Non bastano, il divario è ancora pesante, diciassette lunghezze separano le due squadre. Devin si spreme, tenta l’ultimo sforzo e alza ancora l’asticella segnando 28 punti. I Celtics però hanno accumulato troppo vantaggio nelle battute finali e le speranze della franchigia dell’Arizona si infrangono sul 120 a 130 finale.
C’è un giocatore che è più deluso di tutti. Quel giocatore è il migliore in campo in assoluto, considerando anche la squadra vincente. Devin Booker ha segnato 70 punti e ha perso.
“Be Legendary”
Lo ha scritto sulle scarpe, lo ha tatuato sulla pelle. Sono le parole che Kobe Bryant gli ha rivolto nella sua ultima partita contro i Phoenix Suns. Una benedizione, una conferma. Devin Booker, qua trovate la sua interessantissima storia, ha la stoffa per essere un campione assoluto.
Con i suoi 70 punti, decima prestazione all-time, si è inserito in una cerchia ristretta di stelle che hanno messo a referto una cifra così alta: Wilt Chamberlain, Elgin Baylor, David Thompson, David Robinson e lo stesso Kobe. Devin è solo il sesto giocatore ad averlo fatto ma è il più giovane in assoluto.
La squadra non lo ha mai aiutato più di tanto, la ricostruzione dei Suns è avvenuta solo di recente e soltanto quest’anno Booker ha avuto modo di capire cosa voglia dire guardare gli altri dall’alto e giocarsi un posto ai Playoff. Sicuramente è solo l’inizio per un ragazzo di appena 25 anni.
Di soddisfazioni se n’è tolte anche altre a livello individuale, ha dimostrato a tutti di essere una macchina letale da canestri e uno tra i migliori scorer versatili della lega attuale, con ancora margine di miglioramento. E tutti questi traguardi li ha raggiunti con due parole scolpite nella testa e incise sulla pelle.
“Be Legendary”.