Nets, la frustrazione di James Harden: “Si è parlato troppo”

La sesta sconfitta di fila e la peggiore partita a livello personale in questa regular season- 4 punti con 2/16 al tiro in 37 minuti – fanno venire a galla tutta la frustrazione di James Harden.

Dopo aver perso 101-112 contro i Sacramento Kings (che prima della sfida contro Brooklyn hanno vinto solo 2 partite su 14), il Barba ha evidenziato con una certa insistenza la mancanza di costanza che caratterizza il gruppo da inizio stagione.

Credo che si sia parlato davvero troppo. Dobbiamo solo andare in campo e giocare con costanza. In alcuni momenti giochiamo bene, altri peggio. Abbiamo attraversato diverse situazioni interne come i cambiamenti dei quintetti e non abbiamo trovato una continuità. Non dobbiamo fare altro che continuare a spingere e ad andare avanti

James Harden

I diversi quintetti, le vicende di Kyrie Irving (il quale può giocare solo le partite in trasferta) e, per ultime forse anche le voci di mercato riguardanti il numero #13, sono il motivo per cui Harden si è espresso così alla stampa; in termini di prestazioni personali, in più, Harden non segnava così pochi punti dall’inizio della stagione 2010/11 quando infilò non più di 9 punti in ciascuna delle prime 7 partite della sua seconda stagione in NBA.

La frustrazione di James Harden però non ha nulla a che vedere direttamente con i compagni, se non che con gli infortuni – vedi quello di Kevin Durant – e la sfortuna che si è creata attorno ai Nets. L’attuale leader della squadra prende anzi le difese della squadra:

E’ un processo. Stiamo attraversando un periodo fatto di sole sconfitte e spero che finisca con la pausa dell’All-Star. Dopo potremo finalmente tornare ad avere il roster al completo

James Harden