Asta FantaBasket Dunkest, consigli su chi prendere al Draft

Certezze, stelle in rampo di lancio, vecchie glorie in cerca di ultime soddisfazioni e possibili sorprese: i nostri consigli FantaBasket per il Draft Dunkest

Consigli Draft Dunkest NBA

All’interno della Guida alla Modalità Draft di Dunkest non si potevano mancare i nostri consigli sui giocatori da comprare durante l’asta del fantabasket NBA 2025/26.

State per scoprire le tattiche da adottare per scegliere i migliori elementi a disposizione e tutti i giocatori da prendere, ruolo per ruolo.

Dopo aver chiarito quanto budget utilizzare per ogni ruolo, ecco i giocatori consigliati per il Draft Dunkest, ovviamente posizione per posizione:

  • Centri
  • Ali
  • Guardie
  • Le possibili sorprese
  • I Rookie più interessanti
  • Il Big da evitare

Centri

Onyeka Okongwu (Atlanta Hawks)

La partenza di Capela apre finalmente nuove prospettive per lui: il centro di Atlanta potrebbe trovare più minuti e responsabilità anche con l’arrivo di Porzingis, che presumibilmente sarà utilizzato da 4 alternandosi con Jalen Johnson. I numeri di Okongwu sono tutt’altro che deludenti, anzi: nelle partite giocate senza Capela ha registrato circa +8 PDK medi. Considerando che il suo rendimento complessivo si aggira intorno ai 30 PDK, il rapporto qualità/prezzo è tra i migliori nel suo ruolo.

Mark Williams (Phoenix Suns)

Dopo una lunga assenza per infortunio, la scorsa stagione ha confermato tutto il suo valore chiudendo con 15 punti, 10 rimbalzi e 29 pdk di media. Il trasferimento ai Phoenix Suns, dove ritrova l’ex compagno Nick Richards, potrebbe leggermente ridurne il minutaggio, ma la differenza di rendimento tra i due resta significativa e dovrebbe garantirgli minuti importanti. Con queste premesse, può rivelarsi una scelta molto solida per la tua squadra Dunkest.

Ali

Jaylen Brown (Boston Celtics)

Non sarà un top assoluto, ma quest’anno il suo potenziale in ottica Dunkest è altissimo. L’assenza di Tatum – che potrebbe tornare in questa stagione – lo trasformerà nel principale riferimento offensivo dei Celtics, ruolo accentuato anche dalla partenza di Porzingis. La stagione di Boston potrebbe essere complicata, ma con pochi giocatori capaci di creare dal palleggio (Simons e White), la maggior parte delle responsabilità offensive passerà inevitabilmente dalle sue mani.

Pascal Siakam (Indiana Pacers)

Come Brown, anche lui beneficerà del nuovo contesto. L’infortunio di Haliburton e la partenza a sorpresa di Turner cambiano completamente le gerarchie dei Pacers. Reduce da un’ottima stagione da 20 punti e 7 rimbalzi di media (27.5 PDK), Siakam sarà il punto di riferimento di coach Carlisle su entrambi i lati del campo. Le difficoltà collettive non mancheranno, ma il suo volume d’attacco crescerà notevolmente e con esso il potenziale Dunkest.

Guardie

Amen Thompson (Houston Rockets)

L’ennesimo infortunio di VanVleet (rottura del crociato) rilancia prepotentemente il suo valore. Dopo una prima stagione di adattamento, nella scorsa ha mostrato una crescita evidente, favorita anche dai 30 minuti di media concessi da coach Udoka. Ora sarà lui il regista principale dei Rockets e, senza FVV, può tranquillamente viaggiare in doppia cifra di assist con continuità.

Devin Booker (Phoenix Suns)

Non è il prototipo di giocatore da Dunkest, ma la nuova stagione potrebbe raccontare un’altra storia. La partenza di Durant lo lascia praticamente da solo nella gestione offensiva dei Suns, con il compito di creare gioco e innescare Brooks e Green dall’arco, oltre a sfruttare Williams sotto canestro. Con un volume così alto di possessi e responsabilità, le sue cifre potrebbero impennarsi, con più doppie doppie e PDK in aumento rispetto ai già buoni 31 medi della scorsa stagione.

Le possibili sorprese

Andrew Nembhard (Indiana Pacers)

L’assenza di Haliburton può trasformarlo in una delle rivelazioni della stagione. Se Carlisle deciderà di dargli parecchio spazio, Nembhard ha tutto per esplodere. Con almeno 30 minuti in campo ha già dimostrato di poter produrre: 2 doppie doppie e diverse gare con 8-9 assist. Per la fascia di prezzo in cui si trova, può essere un vero affare.

Kevin Porter Jr. (Milwaukee Bucks)

Il dopo-Lillard potrebbe essere il momento della sua rinascita. Dopo un percorso travagliato e un periodo in Europa, il ritorno in NBA con i Bucks lo ha rimesso in carreggiata. In assenza di Lillard ha viaggiato a 14 punti, 5 rimbalzi e 5 assist di media (21.5 PDK), un rendimento interessante per un giocatore che potrebbe difficilmente raggiungerà un prezzo elevato. Essendo di fatto l’unico playmaker puro a roster, dovrebbe avere minuti e responsabilità costanti.

I Rookie più interessanti

Tre Johnson (Washington Wizards)

Tre Johnson si prepara a entrare nella NBA come uno dei rookie più intriganti, attirando già grande attenzione anche in ottica Fantabasket. Washington è ancora un cantiere aperto e questo potrebbe offrirgli da subito tanti minuti importanti. In Summer League ha già mostrato qualità interessanti e la sensazione è che possa trasformarle in poco tempo in un buon bottino di PDK.

Yang Hansen (Portland Trail Blazers)

Il nuovo centro dei Blazers è già stato accostato da molti a Jokic, paragone sicuramente esagerato, ma che racconta quanto ci sia attenzione intorno a lui. Ha ottime basi: fisicità importante, rapidità di piedi, solidità tecnica, presenza costante a rimbalzo e ottime doti di passatore. Un mix che, tradotto in ottica Fantabasket, potrebbe significare un bel bottino di Fantasy Points.

I big da evitare

Kevin Durant (Houston Rockets)

Nessuna critica al talento, ma in ottica Dunkest KD non è, quasi, mai stato una scelta vincente. Per il prezzo elevato che richiederà al draft o nelle aste, il rendimento (31 PDK medi) è troppo basso. Allo stesso prezzo si può puntare a opzioni più redditizie, come ad esempio Jaylen Brown.

Joel Embiid (Philadelphia 76ers)

Scelta quasi scontata: il talento è smisurato, ma l’affidabilità fisica è sempre più un’incognita. Dopo l’MVP del 2022/23, ha disputato solo 19 partite fantabasket nella scorsa stagione, troppo poche per giustificare un investimento importante. Tutti sperano di rivedere l’Embiid dominante da 33 punti, 10 rimbalzi e quasi 45 PDK medi in 66 gare, ma oggi rappresenta un rischio troppo alto per una lega fantasy.

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