Consigli Draft Playoff: 5 giocatori da evitare all’asta
In vista dell’inizio dei Playoff NBA e del relativo campionato andiamo a vedere assieme quei giocatori che converrebbe evitare nella modalità Draft
Tra pochi giorni, alla conclusione dei play-in che stanno prendendo luogo ora, inizieranno finalmente i Playoff 2020/2021. Playoff questi che rispetto agli scorsi anni sono caratterizzati da un forte senso di equilibrio tra i partecipanti tanto da non avere la certezza di chi perlomeno riuscirà a staccare il biglietto per le Finals NBA.
In questo clima dunque questo articolo ha lo scopo di indirizzare o comunque mettere in luce un determinato punto di vista rispetto a quali giocatori sarebbe meglio evitare in vista dell’asta al Draft che in molti dovranno fare prima dell’inizio dei Playoff.
Non perdiamoci in ulteriori parole ed andiamo dunque a vedere 5 giocatori tra i tanti che a nostro parere potrebbero non essere molto performanti in ottica dunkest per quanto riguarda la modalità Draft:
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Sconsigliati, Draft Playoff
Paul George (Ala, Los Angeles Clippers)
Partiamo con uno dei giocatori che nella scorsa stagione ha sofferto maggiormente i playoff nella bolla. I soprannomi non sono mancati per Paul George che aveva mantenuto una media realizzativa quasi da record negativo tanto le percentuali erano deludenti (si parla di un 40% dal campo).
In questa stagione l’intenzione del giocatore sarà sicuramente quella di riscattarsi ed anche noi confidiamo in delle prestazioni migliori dato che far peggio sarebbe una sfida, in rapporto al costo che potrebbe richiedervi all’asta ed al fatto che Kawhi Leonard sarà il faro della squadra nei momenti concitati il nostro consiglio è di investire questi crediti per altri giocatori.
John Collins (Ala, Atlanta Hawks)
L’ala degli Atlanta Hawks non ha vissuto una stagione idilliaca passando dai vari infortuni alle voci su una sua possibile cessione e così via. Con l’esplosione di Capela però è innegabile che il suo utilizzo si è ridotto e di non poco ripensando allo scorso anno.
Questa comunque sarà la sua prima esperienza ai Playoff e gli avversari che dovrà affrontare fin da subito sono i New York Knicks che a livello difensivo hanno sempre fatto un lavoro eccelso sotto la guida di coach Thibodeau. Una sfida non facile dunque quella a cui verrà sottoposto John Collins, un motivo in più dunque per scegliere un’altra ala di livello al suo posto.
Tyler Herro (Guardia, Miami Heat)
Fa strano sconsigliare il giovane talento dei Miami Heat dato che proprio ai Playoff dello scorso anno in molti hanno assistito alla sua consacrazione come giocatore meritevole di stare sul palcoscenico NBA. Questo lo facciamo dopo una stagione insipida in cui sono emersi dubbi perfino alla stessa dirigenza di South Beach.
Il talento di Herro è insindacabile e non lo si mette in dubbio, il vero problema è la mentalità ripensando al suddetto potenziale ed a quanto sia stato in grado di sfruttarlo, ad oggi purtroppo la risposta a questa domanda non sarebbe positiva e per questo prima di affidarsi a lui nel proprio Draft bisognerebbe porsi tutte le domande del caso.
Dennis Schroder (Guardia, Los Angeles Lakers)
Con l’assenza di LeBron James e Anthony Davis il ruolo dell’ex OKC è stato fondamentale per mantenere a galla la squadra in classica. Col ritorno dei due sopracitati però il suo apporto si ridurrà per via di cose dato che memori dell’anno scorso il gioco dei Lakers si sviluppava sull’asse LeBron-Davis.
Per questo motivo dunque lo poniamo tra gli sconsigliati anche se questo non significa obbligatoriamente che non darà il suo apporto alla squadra, ma calcolando in una mera ottica dunkest lo slot destinato a lui potrebbe esser occupato da altri giocatori magari di una squadra meno solida ma che avranno maggiori responsabilità.
DeAndre Jordan (Centro, Brooklyn Nets)
Terminiamo infine con un centro, con il trio Harden–Irving–Durant finalmente al completo e sano i Brooklyn Nets potranno dire la loro e ritornare a far temere le restanti squadre come nei giorni in cui uscì la notizia della cessione di James Harden alla squadra newyorkese.
Per un discorso simile a quello fatto per Schroder anche per DeAndre Jordan il fatto che l’organico sia tornato al completo lo penalizzerà per via di cose a dunkest, infatti se già in precedenza il numero di tiri tentati a partita era alquanto ridotto da ora in avanti potrebbe diminuire ancor di più portandolo dunque a divenire un giocatore non più appetibile per i vari fantallenatori.