Pelinka: “Lavoreremo per vincere il titolo NBA con questo gruppo”
Dopo l’eliminazione per mano dei Timberwolves, la dirigenza è al lavoro per costruire un roster da titolo NBA e convincere LeBron James a non ritirarsi

Dopo l’inaspettata eliminazione al primo turno dei playoff contro i Minnesota Timberwolves, si apre un’estate cruciale per i Los Angeles Lakers.
Come già accaduto nelle ultime off-season, LeBron James non esclude la possibilità di ritirarsi. Tuttavia, per trattenerlo in squadra, la dirigenza dovrà assemblare un roster competitivo, in grado di puntare seriamente al titolo NBA, con Luka Doncic e Austin Reaves al suo fianco.
La priorità è chiara: tornare a vincere. Lo ha ribadito il GM Rob Pelinka nella conferenza stampa di fine stagione, promettendo il massimo impegno nel costruire una squadra all’altezza delle ambizioni del numero 23.
LeBron avrà grandi aspettative per il roster e faremo di tutto per soddisfarle. È uno dei più grandi di sempre, un leader completamente altruista. Lo abbiamo visto anche nei playoff: ha giocato più senza palla e si è impegnato in difesa
Rob Pelinka
Dopo la storica trade di febbraio che ha portato Luka Doncic a Los Angeles, King James ha accettato un ruolo più defilato per facilitare l’inserimento del fuoriclasse sloveno.
Quando fai una trade importante a stagione in corso, è come costruire un aereo mentre sei in volo. Ora possiamo atterrare, valutare e capire cosa cambiare. Scambiare un centro per una point guard crea inevitabilmente dei problemi. Uno dei nostri obiettivi sarà aggiungere un centro e aumentare la fisicità nel reparto guardie
Rob Pelinka
La mancanza di un lungo di ruolo è emersa con evidenza nella serie contro i Timberwolves. Coach JJ Redick ha spesso dovuto adattare Dorian Finney-Smith da centro, complice la scarsa affidabilità di Jaxson Hayes: una lacuna che si è fatta sentire nei momenti decisivi.
Lavoreremo per permettere a questo gruppo di vincere un titolo NBA
Rob Pelinka
Con molte probabilità, quella in arrivo sarà l’ultima stagione di LeBron James. Proprio per questo, la dirigenza sa di non poter sbagliare: costruire una squadra da titolo non è solo un obiettivo sportivo, ma un dovere verso una leggenda vivente.