Giannis Antetokounmpo verso i Knicks? “Trade complicata”
I Knicks sognano Giannis per fare il salto di qualità, ma Bill Simmons spegne l’entusiasmo: l’opinione dell’analista NBA su un’eventuale trade

Giannis Antetokounmpo starebbe meditando il suo futuro dopo la terza eliminazione consecutiva al primo turno dei Playoff. A riaccendere le speculazioni ci ha pensato lo stesso Giannis, che durante un’apparizione nello show del fratello ha dichiarato che gli piacerebbe giocare a New York – frase che, inevitabilmente, ha infiammato i sogni dei tifosi Knicks.
Secondo molti, i Knicks sarebbero pronti a tutto pur di accogliere The Greek Freak. Tuttavia, la realtà sembra ben più complessa. A raffreddare l’entusiasmo è intervenuto l’analista NBA Bill Simmons, che ha analizzato in profondità i possibili scenari, arrivando a una conclusione chiara: uno scambio per Giannis è estremamente difficile da realizzare.
Se Giannis chiedesse davvero la trade ai Knicks… guardate, ho provato a simulare un’ipotetica trade, ma è davvero complicato, servirebbe una trade a tre squadre. Penso che dovrebbe includere Towns e OG insieme, o Towns e Bridges, con un terzo team coinvolto. E credo che quel team potrebbe essere San Antonio
Bill Simmons
Simmons ipotizza un intreccio a tre che coinvolgerebbe Spurs, Timberwolves e Raptors/Nets, con i Knicks che otterrebbero Giannis, ma dovrebbero anche assorbire i contratti di Pat Connaughton e Kyle Kuzma.
Milwaukee, dal canto suo, riceverebbe Karl-Anthony Towns, Devin Vassell e una valanga di scelte da San Antonio. Gli Spurs, invece, accoglierebbero OG Anunoby o Mikal Bridges. Nonostante la complessità della proposta, Simmons rimane scettico.
Io, se fossi Milwaukee, non lo farei. Preferirei tenere Giannis fino a febbraio. Se proprio dovessimo scambiarlo, a quel punto avremmo più leva. Non lo farei, non scambierei Giannis
Bill Simmons
Dichiarazioni che mostrano quanto sia fragile l’equilibrio tra desideri dei giocatori e piani delle franchigie. Intanto, New York sogna. Ma portare Antetokounmpo al Madison Square Garden, tra salary cap, pezzi pregiati da sacrificare, volontà dei Bucks e un possibile all-in dei Warriors, appare più complicato che mai.