Michael Jordan oggi guadagnerebbe 100 milioni a stagione

Dai 314 milioni in cinque anni di Jayson Tatum al record di Stephen Curry: per Charles Barkley il prossimo passo sono i 100 milioni a stagione

Michael Jordan Chicago Bulls

In un’epoca in cui gli stipendi NBA stanno raggiungendo cifre mai viste prima, Charles Barkley ha acceso il dibattito con una dichiarazione destinata a far discutere.

L’ex leggenda dei Suns è intervenuto nel programma di Dan Patrick dopo la notizia della nuova collaborazione tra Jordan e NBC, che lo vedrà coinvolto nella copertura televisiva della prossima stagione NBA. Pur dichiarando di non conoscere i dettagli dell’accordo, Barkley ha colto l’occasione per riflettere sull’impatto economico che la figura di MJ avrebbe nella lega attuale.

Secondo la leggenda dei Suns, l’NBA moderna sta spingendo sempre più in alto i confini degli stipendi:

Tra qualche anno vedremo giocatori firmare per 70 o 80 milioni a stagione. Jordan oggi li meriterebbe tutti e sarebbe il primo a sfondare il muro dei 100 milioni

Charles Barkley

Ma il discorso non si è fermato qui. Barkley ha puntato il dito contro uno dei temi più discussi dell’NBA contemporanea: il load management.

Noi volavamo con aerei di linea e giocavamo back-to-back. Ora hanno jet privati, staff medici avanzati, trattamenti all’avanguardia… e si prendono giorni di riposo guadagnando decine di milioni? È assurdo

Charles Barkley

Le parole di Barkley non sembrano così lontane dalla realtà. Nel luglio 2024, Jayson Tatum ha firmato la più grande estensione di sempre: 314 milioni in cinque anni con i Boston Celtics. Nell’ultima stagione del contratto potrebbe incassare oltre 71 milioni, grazie a una player option che fa impallidire anche i numeri recenti.

Prima di lui, era stato Jaylen Brown a fissare il record, con un accordo da 304 milioni. Attualmente, il più pagato su base annuale è Stephen Curry, che nella stagione 2024-25 ha guadagnato 55 milioni di dollari.

Se la tendenza continuerà su questa traiettoria, l’NBA potrebbe presto entrare nell’era dei contratti a nove cifre annue. E a quel punto, le parole di Barkley su Jordan non sembreranno più una provocazione, ma una previsione azzeccata.

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