Quale futuro per Russell Westbrook?
Russell Westbrook ha detto no al rinnovo con i Nuggets: ora è di nuovo free agent, alla ricerca di una squadra e di un ruolo che lo valorizzi davvero

Il cammino di Russell Westbrook nella NBA continua ad assomigliare sempre più a un viaggio senza meta. Nella settimana appena trascorsa, l’ex Thunder ha deciso di declinare la Player Option con i Denver Nuggets, tornando così sul mercato come free agent. Una condizione ormai abituale per lui, che negli ultimi anni ha cambiato squadra con frequenza, senza mai riuscire a trovare un contesto davvero stabile in cui sentirsi a casa.
Anche la parentesi a Denver si è chiusa nel segno della tensione. A pesare, ancora una volta, è stato soprattutto il carattere di Westbrook: la sua gestione all’interno della squadra ha creato frizioni importanti tra l’ex coach Mike Malone e il resto del gruppo. Nonostante un rendimento altalenante, i minuti in campo per RW0 sembravano intoccabili, scelta che ha finito per incrinare gli equilibri interni. Una situazione difficile, che ha spinto entrambe le parti a prendere strade diverse.
Oggi diventa difficile immaginare Westbrook come protagonista in una squadra con ambizioni da titolo. Il suo stile di gioco, l’intensità emotiva e la visibilità costante che si porta dietro sembrano incompatibili con le esigenze delle contender, spesso già sottoposte a un’enorme pressione mediatica. Il suo impatto, se non gestito con attenzione, rischia di diventare un problema più che una risorsa.
Eppure, una soluzione potrebbe esserci. L’unica franchigia tra le big in grado di assorbire la sua energia e il suo ego senza soffrirne sembra essere Indiana. I Pacers rappresentano oggi uno dei pochi ambienti sereni della lega, un contesto privo di aspettative eccessive e con un’identità chiara. Lì, Westbrook potrebbe ricoprire un ruolo simile a quello di T.J. McConnell: pochi minuti, grande intensità, leadership silenziosa e zero pressioni. Un modo diverso di interpretare la sua fase finale, ma forse l’unico davvero sostenibile.
Il futuro di Westbrook è ancora tutto da scrivere (nei giorni scorsi si è parlato anche di un’offerta clamorosa dall’Europa). Ma se c’è una speranza di vederlo ancora utile, seppur in un ruolo ridimensionato, passa da una scelta: accettare finalmente di non essere più il protagonista.