Bam Adebayo smuove il mercato NBA, i Lakers nel suo futuro?

I Lakers sono alla ricerca di un centro abile sui pick-and-roll ed efficace in difesa: spunta il nome dii Bam Adebayo

Bam Adebayo, Miami Heat, si prepara per il tiro

Il nome di Bam Adebayo torna a scaldare il mercato NBA, e secondo il bookmaker Bovada, la squadra in pole position per un’eventuale trade è proprio quella che più fa parlare di sé: i Los Angeles Lakers.

I gialloviola guidano le previsioni come possibili destinazione del lungo tre volte All-Star, qualora Miami decidesse di voltare pagina.

Sulla carta, il fit sarebbe intrigante: Adebayo accanto a Luka Dončić e LeBron James potrebbe garantire protezione del ferro, versatilità difensiva e un pizzico di gioco in post che ai Lakers è mancato nell’ultima stagione.

L’idea, quindi, accende subito le fantasie, ma c’è un dettaglio fondamentale da tenere conto, esattamente come quando si parla di un’eventuale scambio per DeAndre Ayton: quanto è davvero realistica questa operazione?

Jovan Buha, insider esperto dell’universo Lakers ed ex firma di The Athletic, ha affrontato il tema nel suo podcast. La sua posizione è piuttosto scettica.

Non credo che i Lakers abbiano abbastanza da offrire. Bam sarebbe utile accanto a Luka, ma non è un finalizzatore sopra il ferro puro, e difensivamente sì, è eccellente, ma non so se Miami accetterebbe quello che i Lakers possono mettere sul piatto

Jova Buha

L’ipotesi più concreta di trade includerebbe Austin Reaves, Dalton Knecht, uno scambio di scelte nel 2030 e una prima scelta nel 2031. Troppo poco per convincere gli Heat a cedere quello che, oggi, è il nuovo volto della franchigia dopo l’addio di Jimmy Butler.

E c’è di più: anche ammesso che l’affare si concretizzi, i problemi di cap space renderebbero l’operazione un rebus contabile.

L’unico modo per farlo funzionare sarebbe un taglio importante dello stipendio di LeBron James. Ma personalmente sono molto scettico sul fatto che lo accetti

Jova Buha

In sintesi, la suggestione Adebayo-Lakers è affascinante per chi ama sognare – o puntare – ma per ora resta una possibilità remota. A meno che a Miami non cambi qualcosa di profondo.

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