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LeBron ai Warriors? Haslem: “A Curry non direbbe mai di no”

Haslem lancia la suggestione: LeBron James da Stephen Curry ai Warriors, mentre cresce la tensione in casa Lakers

Il futuro di LeBron James potrebbe non essere più legato ai Los Angeles Lakers. A suggerirlo, con parole cariche di significato, è Udonis Haslem – ex compagno di squadra e confidente di lunga data – intervenuto durante NBA Today su ESPN, nel pieno della Summer League di Las Vegas.

Non posso garantire che finirà la carriera a Los Angeles. Potrebbe tranquillamente concluderla altrove

Udonis Haslem a NBAonESPN

Un’affermazione che pesa, perché arriva da chi conosce bene LeBron, dentro e fuori dal campo. Secondo Haslem, James sta entrando nell’ultima fase della sua carriera con in mente una sola cosa: chiudere in un contesto che gli permetta di essere competitivo e allo stesso tempo sereno.

Se questo è davvero il suo ultimo giro vuole divertirsi, stare bene e avere una chance concreta di vincere. Sta osservando le mosse dei Lakers, cercando il contesto ideale

Udonis Haslem a NBAonESPN

Gli ultimi mesi della franchigia di Los Angeles sono stati turbolenti: via Anthony Davis, dentro Luka Doncic, in una trade che ha stravolto il roster e gli equilibri.

Poi l’arrivo di Deandre Ayton, firmato dopo il buyout con Portland, per dare profondità al reparto lunghi. Tutto sotto la guida tecnica di JJ Redick, alla sua prima esperienza da head coach, e la vendita record della franchigia, valutata 10 miliardi di dollari.

James, nel frattempo, ha esercitato la player option da 52,6 milioni per la stagione 2025-26, ma il futuro a lungo termine resta un punto interrogativo. Nonostante l’ottimo rendimento della scorsa stagione – 24.4 punti, 8.2 assist, 7.8 rimbalzi di media – l’identità della squadra sembra ora modellarsi attorno a Doncic.

E se LeBron decidesse davvero di cambiare aria per l’ultima corsa al titolo?

Parla con Steph e chi direbbe mai di no allo chef? Se lo chef cucina, io mi presento a cena. Garantito

Udonis Haslem a NBAonESPN

Una battuta, certo. Ma anche un indizio. Perché la suggestione LeBron‑Curry, insieme per un ultimo ballo, è troppo forte per essere ignorata.

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