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Rivers nega i rumors su Giannis: “Non ha mai chiesto la trade”

Doc Rivers prova a spegnere l’incendio: nessuna richiesta di trade, nessun mal di pancia. Ma attorno a Giannis Antetokounmpo il rumore resta alto

A Milwaukee si respira l’ennesima aria di tempesta. I Bucks arrancano, le voci corrono rapide e Doc Rivers prova ancora una volta a spegnere l’incendio con la pazienza di chi sa bene che la questione è delicata.

Lo ripete, quasi come un mantra. Eppure il brusio non si ferma perché quando una superstar del livello di Giannis Antetokounmpo (infortunatosi nella gara contro i Pistons) muove un dito sui social, il mondo NBA si mette in allerta.

Non c’è stata nessuna conversazione. Voglio che sia chiaro, e lo direi ancora una volta – anzi, per la cinquantesima volta – Giannis non ha mai chiesto di essere ceduto. Mai. Non potrei essere più chiaro di così. Vado direttamente alla fonte. Parlo con la fonte ogni singolo giorno. Ama Milwaukee e ama i Bucks

Doc Rivers

La pulizia del profilo, la stagione complicata, il malumore che filtra… sono tutti ingredienti perfetti per alimentare la macchina delle speculazioni. Quella secondo cui avrebbe richiesto la trade prima dell’inizio della stagione è la più rumorosa della carriera del greco. E così ricomincia la giostra: Knicks in prima fila, poi Heat, Warriors, Spurs.

Chiunque abbia ambizioni sogna, almeno per un attimo, un futuro con il due volte MVP. Dall’altra parte, però, ci sono i Bucks. Che non vogliono, non possono e non devono pensare a un futuro senza il loro simbolo.

Giannis è ancora sotto contratto (3 anni a 175 milioni), e Milwaukee sa che l’unico modo per placare il chiacchiericcio è tornare a vincere, ritrovare identità, ridare entusiasmo a un gruppo che sembra aver smarrito la bussola.

In fondo, questa storia non è nuova. Ogni volta che i Bucks vacillano, arrivano i rumors. Ogni volta che Giannis sorride, tutto svanisce.

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