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Warriors, Steve Kerr esalta la prova di Draymond Green

Nonostante la sconfitta contro Denver, la grande prestazione del 23 lascia ben sperare sul suo futuro percorso nella baia

Dopo il match di questa notte abbiamo avuto un’ulteriore conferma. Draymond Green è il vero ago della bilancia di questi Golden State Warriors, e colui che riesce a prendere in mano la squadra anche nei momenti di difficoltà. Senza il suo contributo stanotte i Dubs si sarebbero ampiamente sfaldati già a metà secondo quarto, quando Denver, trascinata da un Nikola Jokic dominante, ha raggiunto i 22 punti di vantaggio.

Solo grazie alla caparbietà, alla grinta e alla leadership del numero 23 i Warriors sono riusciti nella rimonta, sfiorando la parità nei minuti finali e perdendo di soli 5 punti. Perchè se Steph Curry è riuscito a crearsi spazi dal palleggio o a tirare spesso indisturbato è soprattutto grazie alle letture di Green. Stessa cosa vale per gli attacchi in transizione e per il giro palla sul perimetro.

L’orso ballerino, chiudendo la sua partita con 13 punti, 9 assist, 2 stoppate e 2 recuperi, si conferma ancora una volta un giocatore completo e versatile, imprimendo costanti miglioramenti anche al tiro. Inserito nel sistema Dub Nation Green è diventato il campione che conosciamo, ma un giocatore con le sue caratteristiche farebbe comodo a qualunque contender.

Nonostante la grande prestazione, il numero 23 non è rimasto del tutto soddisfatto.

Abbiamo concesso 20 punti nei primi 5 minuti. Mi prendo parte delle responsabilità, perchè anch’io sarei dovuto esser più concentrato sul match. In difesa dobbiamo migliorare, ed io sarò ben felice di aiutare i miei compagni

Draymond Green

Steve Kerr invece, da subito preoccupato per le troppi disattenzioni sui cambi e sugli aiuti difensivi, ha elogiato la prestazione di Green, affermando che senza di lui la squadra si sarebbe arresa ben prima.

Draymond è stato semplicemente eroico. Il suo apporto in campo si conferma quanto mai fondamentale per il nostro gioco. La sua energia, il suo ruolo di assist-man, le sue doti difensive sono la linfa di questa squadra. Non possiamo davvero fare a meno di lui.

Steve Kerr

Parole importanti e che pesano come un macigno sul futuro della franchigia. La lite con Jordan Poole certo non può essere messa in secondo piano, ma in casa Warriors diverse riflessioni dovranno essere prese da qui fino alla prossima off-season. Perchè rischiare di perdere non solo il principale perno del gioco offensivo e difensivo, ma anche un pezzo di storia della dinastia Dub Nation, segnerebbe definitivamente la fine del dominio di Golden State sulla NBA.

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