I Migliori Giocatori NBA di ogni Decennio
Ecco la lista dei migliori giocatori NBA di ogni decenni, un viaggio che parte dagli anni Cinquanta fino ai giorni nostri
Delle tantissime stelle che si sono avventurate nella NBA ce ne sono alcune che hanno fatto la storia di ogni epoca, passando la torcia di decade in decade a quello che sarebbe stato il “nuovo volto” della lega. Se sommiamo i titoli di squadra e quelli individuali di questi giocatori viene fuori un palmares senza precedenti, senza contare i cambiamenti che hanno contribuito a portare nella pallacanestro stessa.
Qui di seguito troverete quelli che, più di tutti, hanno rappresentato le loro epoche.
# 1950 – Bill Russell
Il padre della stoppata, la vera stoppata, quella che devia il pallone solo coi polpastrelli per poter recuperare il pallone e rimetterlo al servizio della squadra. Russell è il giocatore più vincente della storia coi suoi undici titoli, tre dei quali arrivati proprio negli anni Cinquanta, di cui è stato signore e padrone indiscusso. I centri si sono sempre ispirati a lui soprattutto per la grande intelligenza tattica e difensiva e ha lasciato un marchio indelebile nel pitturato, che è ancora lì dopo più di settant’anni.
Migliori Giocatori ogni Decennio
1960 – Wilt Chamberlain
È venuto fuori da Isiah Thomas (ex play dei “Bad Boys” Pistons bi-campioni nei primi anni 90) che Wilt abbia detto a Jordan che l’NBA ha cambiato le regole per farlo dominare mentre per lui (Wilt) le abbiano cambiate per NON farlo dominare.
Di sicuro la lega ha fallito nel suo tentativo di arginare The Big Dipper: occupa i primi quattro posti per media realizzativa in una stagione con un picco di 50.4 punti; più partite da 60 punti in carriera, 32 (il secondo, Kobe, ne ha sei); aggiungiamo miglior rimbalzista All Time; ah e anche due titoli e quattro MVP.
Pensate se l’avessero fatto dominare …
1970 – Kareem Abdul-Jabbar
È arrivato nella lega come Lew Alcindor da UCLA, con tre titoli sotto il grande John Wooden. Ne è uscito come il miglior realizzatore di sempre, con sei titoli e sei MVP e il tiro più immarcabile della storia, quel gancio cielo che faceva impazzire i giocatori.
Convertito all’Islam nel 1969, cambia nome nel ’71, diventando ufficialmente Kareem Abdul-Jabbar, continuando a battersi per i diritti degli afroamericani anche grazie alle sue straordinarie gesta in campo. Gli anni Settanta sono tutti suoi, dentro e fuori dal campo.
1980 – Earvin “Magic” Johnson
Scelta molto difficile tra lui e Larry Bird ma, titoli alla mano e vittorie nelle sfide dirette con Larry, non possiamo fare altro che dare a lui lo scettro degli anni Ottanta.
Arriva da Michigan State dopo aver vinto il torneo NCAA proprio contro, indovinato, Larry Bird. Da lì è subito Showtime: cinque titoli al fianco di Jabbar, tra cui uno nel suo anno da Rookie in cui ha dovuto giocare da centro proprio per sopperire alla mancanza di Kareem.
Inutile stare a descrivere le sue capacità di passaggio e la visione di gioco perché non esistono parole. Ci dispiace per Bird ma, ancora una volta, vince Magic.
1990 – Michael Jordan
Ma davvero lo devo dire? Non avete visto The Last Dance ultimamente? Gli anni Novanta hanno un solo padrone indiscusso e assoluto, non che un game changer senza precedenti.
Va da se il chiedersi cosa sarebbe successo se non avesse saltato quei diciotto mesi, probabilmente a quest’ora staremmo parlando della dinastia moderna più vincente e inarrivabile di sempre.
Sei titoli su sei finali disputate da protagonista, coronate da sei Finals MVP e cinque MVP della Regular Season, un dominio totale e assoluto in difesa e soprattutto in attacco. La prima vera icona sportiva della storia. Sua altezza reale, Michael Jordan.
2000 – Kobe Bryant
C’è un “prima di Jordan” e un dopo, ossia la ricerca del suo erede: la ricerca si ferma quando un ragazzo dalla Lower Merion HS entra in NBA con la netta convinzione di poter e dover superare MJ in tutto e per tutto.
Kobe Bryant vince cinque titoli dal Duemila al Duemiladieci su sette Finals, mentre infrange record su record di realizzazione, tra cui la miglior prestazione offensiva dai tempi di Chamberlain, con 81 punti ai Raptors.
Gli mancherà quel sesto titolo che aveva inseguito con ferocia per mettersi al fianco di Jordan, che però supererà nel 2013 nella classifica marcatori All Time. Alla fine non si è cercato un “dopo Jordan” ma un nuovo, unico e solo Kobe Bryant.
2010 – LeBron James
Poca storia, la corsa al titolo di GOAT (Greatest Of All Times) è a tre. Perché nel 2003 è entrato sfondando la porta un rookie da Akron, Ohio.
Tanta fatica ad affermarsi a livello di titoli nei primi anni della sua carriera perché mai aiutato da una squadra all’altezza, squadra con cui ha comunque fatto miracoli raggiungendo regolarmente i Playoff e perfino le Finals 2007.
La decisione di andarsene per provare a vincere da i suoi frutti nel 2012 e 2013, anni in cui vince i suoi primi trofei ai Miami Heat. La missione non è finita però: torna a Cleveland e contro ogni pronostico guida i Cavs al loro primo, storico titolo nel 2016.
Adesso è ai Lakers, in ottima compagnia (Westbrook, Davis…): con questa casacca si è messo dietro Jordan e Bryant nella lista dei migliori scorer di sempre, ha vinto un titolo NBA (nel 2020 proprio contro la sua ex squadra, i Miami Heat) ed uno di MVP delle Finals.
2020 – Giannis Antetokounmpo
Se vuoi entrare nell’Olimpo devi essere un Dio e, guarda caso, è la casa degli Dei greci. È con questo spirito che è arrivato The Greek Freak in questa lega.
Crescita costante e assoluta anno dopo anno lo stanno portando a dominare l’NBA: MVP della stagione 2019, MVP della stagione 2020, Difensore dell’anno della stagione 2020, campione NBA coi Bucks la scorsa stagione e titolo di MVP delle Finals.
Possono bastare per un ragazzon che a l’età di 27 anni ha praticamente vinto tutto? Ah, per la cronaca, nel 2017 ha vinto il titolo di Most Improved Player.