NBA Trade, cos’è e come funziona

Cosa sono e come funzionano le Trade NBA, una delle parti più interessanti e avvincenti del Mercato NBA

Daryl Morey e James Harden

Nella nostra Guida Completa al Mercato NBA abbiamo affrontato il tema delle Trade, che approfondiremo nel dettaglio in questo articolo.

Cos’è una Trade?

Per Trade in NBA si intende lo scambio di giocatori tra due squadre. Ogni giocatore arriva nell’altra franchigia portandosi dietro i termini salariali del contratto precedente, perciò entrambi i front office dovranno fare i necessari aggiustamenti, per far sì che non venga superato il Salary Cap e evitare quindi di incorrere nelle pesanti multe previste dalla Luxury Tax.

Come funzionano le Trade NBA

Nella NBA tutti gli scambi sono permessi seguendo le linee dello stipendio, indipendentemente dal valore in campo del giocatore.

Una franchigia può quindi attuare uno scambio diretto se gli stipendi dei due giocatori si equivalgono (o se cambiano di poco l’uno dall’altro), altrimenti si è costretti a ricorrere a una multi-trade, come nel caso di James Harden.

Fondamentale per i front office è infatti stare al di sotto del tetto salariale, indipendentemente da quanto alcuni contratti possano sembrare decisamente immeritati (in positivo e in negativo).

Allo stato attuale, Ben Simmons vale praticamente tanto quanto Luka Doncic, a livello salariale ovviamente ($35.448.672 vs $37.080.000).

Il caso James Harden

Facciamo un esempio pratico: la trade che ha portato James Harden ai Brooklyn Nets.

Per far sì che lo stipendio di Harden rientrasse nei limiti del tetto salariale sono state addirittura coinvolte quattro squadre che si sono scambiate scelte e giocatori per poter trovare una quadra.

I 41 milioni di stipendio del Barba non sono stati facili da assorbire, i Nets hanno infatti dovuto rinunciare a Levert, Allen, Kurucs e quattro prime scelte ai prossimi Draft, ma il tutto è stato fatto necessariamente per non sforare e incorrere in sanzioni pesanti da parte della NBA.

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