Guida Playoff NBA, Denver Nuggets Vs Portland Trail Blazers
L’analisi della sfida tra la terza e la sesta potenza della Western Conference
Il primo turno della Western Conference vede degli accoppiamenti interessanti che rendono qualsiasi pronostico di difficile realizzazione. La sfida tra Porland TrailBlazers e Denver Nuggets vede affrontarsi la sesta e la terza forza dell’Ovest, nonché finalista della scorsa edizione delle Conference Finals, vinte dai futuri campioni NBA dei Los Angeles Lakers.
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Ai nastri di partenza
Si affrontano due squadre abbastanza diverse negli interpreti, ma simili nello stile di gioco. Entrambe tirano molto e con buone percentuali dalla linea dei 3 punti (con Lillard anche un po’ oltre…) e non fanno della velocità in transizione offensiva il loro marchio di fabbrica. Il pace di entrambe le squadre infatti si attesta a livelli piuttosto bassi e l’assenza di una PG moderna come Jamal Murray in casa Denver non può aiutare a invertire la tendenza nella Post Season.
L’assenza dell’assoluto MVP della scorsa run Playoff dei Nuggets ha sicuramente tolto imprevedibilità e velocità all’attacco della franchigia del Colorado. Per tutti i Playoff la palla sarà affidata nelle mani di Jokic e Campazzo che, seppur sapienti e tra le più educate della Lega, non sono accompagnate da un fisico e da una stazza tale da reggere troppi minuti di corse avanti e indietro a ritmi forsennati.
Portland ha il secondo miglior offensive rating dell’intera Lega, dietro solo agli ingiocabili Broolyn Nets. Sicuramente un dato che rende onore alle infinite capacità offensive di Damian Lillard; ma il penultimo defensive rating della Lega è un campanello d’allarme che va spento. I TrailBlazers infatti hanno concesso più di 114 punti a partita nell’intera RS, un dato che non può essere replicato nei Playoff se si vuole vincere la serie.
I protagonisti
Nella percentuale di canestri “assistiti”, i TrailBlazers sono ultimi nella Lega. Sintomo di un sistema offensivo retto soprattutto dalle folate offensive e spesso istintive di Damian Lillard e CJ McCollum.
Portland si affida ciecamente al tiro da 3 punti e dalle percentuali da oltre l’arco si deciderà il futuro della serie. Sono infatti la seconda squadra per triple tentate in stagione, dopo gli Utah Jazz, e le convertono con un ottimo 38%. La presa di Norman Powell via Toronto è stata dichiarazione di guerra nemmeno troppo velata: tirare da 3 e segnare. Fine.
Con l’importante presa di Aaron Gordon dagli Orlando Magic, sulla trade deadline, Denver ha aggiunto un’importante pedina difensiva al proprio ventaglio, non proprio integro, di giocatori. Michael Porter Jr. più di tutti ha giovato della presenza di Gordon, incaricato di fare il lavoro sporco, e con l’assenza di Murray sono richiesti straordinari dal prodigio di Missouri. Già in Regular Season ci ha saputo mettere una pezza e non vedo perché non dovrebbe continuare: dall’infortunio di Murray al Chase Center di San Francisco, la giovane ala dei Nuggets ha giocato 17 partite mantenendo una media di oltre 23 punti a sera. Le speranze di Denver passano inevitabilmente dall’ulteriore step di crescita di Porter Jr.
Come dimenticarsi poi del probabile MVP della stagione: Nikola Jokic. E’ il primo centro nella storia dopo Chamberlain nel 1968 a realizzare 16 triple doppie in una stagione. Dalle sue mani passerà tutto il peso offensivo della squadra del Colorado e non vedo come possa essere fermato dalla difesa pessima di Portland. Inevitabilmente Jusuf Nurkic troverà minuti e dovrà limitare per quanto possibile il centro serbo e, allo stesso tempo, incidere nella metà campo offensiva mentre tutte le attenzioni della difesa di Malone saranno condotte su Lillard e McCollum.
I possibili scenari
Lo scontro tra il secondo e il terzo “capocannoniere” della stagione regolare è ormai iniziato. Jokic avrà spesso la palla in mano ma non può pensare di battere Portland da solo, soprattutto se contro il talento smisurato di Lillard e McCollum, un backcourt sulla carta anni luce distante rispetto a quello dei Nuggets. Un dato però può far sorridere i tifosi di Denver: dal momento dell’infortunio di Murray, la difesa dei Nuggets è stata la decima migliore di tutta la Lega. Coach Malone ha saputo sopperire ad una lacuna offensiva, andando ad implementare il sistema difensivo che ha visto nel trio Campazzo-Rivers-Harrison la migliore combo possibile. Se sapranno limitare le fiammate del duo dei Blazers, allora Denver potrà mettere il muso al di là del primo turno.
L’ottimo lavoro di Coach Malone trova riscontro sull’ottimo finale di stagione dei suoi. Dal momento dello stop di Murray, Denver ha avuto un record di 13 vittorie e 5 sconfitte, in totale inversione di tendenza se confrontato ad altre squadre che hanno dovuto fare a meno di alcuni loro top player. Lakers docet.
Credo che Portland abbia più soluzioni offensive, e l’impatto di Anthony dalla panchina sarà determinante. Se Covington riuscirà ad imporsi difensivamente, l’assenza di una guardia di spessore potrebbe far scricchiolare l’attacco di Denver, che non potrà che affidarsi al solo Nikola Jokic.
Pronostico Denver Nuggets Vs Portland Trail Blazers
L’assenza di Murray pensiamo possa essere determinante per il passaggio del turno e il pass per il turno successivo lo strapperà Portland.
Pronostico Dunkest: Denver Nuggets Vs Portland Trail Blazers 2 – 4